LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il 682° giorno di guerra
Non solo Ucraina e Medio Oriente, dal Sudan al Myanmar le crisi che minacciano il 2024
Le elezioni di gennaio a Taiwan rischiano di alimentare le tensioni tra Cina e Stati Uniti mentre in America Latina il referendum venezuelano per l’annessione della Guyana Esequiba ha già innescato la risposta del Brasile. In Africa guerre e povertà flagellano soprattutto i tre Paesi della “cintura golpista” Mali, Niger e Burkina Faso.
Ucraina, l’Unione europea lavora al piano B per aiutare Kiev con 20 miliardi di euro
Dopo il veto di Orban delle scorse settimane, Bruxelles pensa a uno schema di prestiti. Il nuovo vertice straordinario, in programma l’1 febbraio, sarà interamente dedicato alla revisione del bilancio comunitario. In vista di quella data la Commissione europea studia un programma di sostegno per salvare Kiev da un’incombente crisi finanziaria.
Disinformazione, così la Russia sfrutta video di attori famosi per attaccare Zelensky
Un report del Threat Analysis Center di Microsoft ha svelato la campagna in corso da luglio: messaggi autentici di attori noti inconsapevoli sono stati manipolati al fine di screditare il presidente ucraino, per essere poi diffusi sui social. A novembre un’altra operazione di disinformazione che sfrutta l’immagine di personaggi pubblici è stata lanciata su Facebook e X.
Joschka Fischer: “Più armi nucleari in Europa di fronte alla minaccia di Putin”
Lo ha detto alla Zeit l’ex ministro degli affari esteri della Germania e vice-cancelliere nei due governi di Gerhard Schröder dal 1998 al 2005, oltre che membro di spicco dei Verdi. Di fronte al “ricatto nucleare di Putin” sarebbe necessario che l’Ue abbia “un proprio deterrente atomico”, ha spiegato.
Guerra in Ucraina, cosa succede se vince la Russia?
Secondo l’Institute for the Study of the War, sono diversi le ipotesi che contemplano una possibile vittoria di Mosca: a rimetterci sarebbero soprattutto gli Stati Uniti, che dovrebbero spostare molte più truppe e aerei in Europa orientale.
Zelensky sente Erdogan, focus su corridoio grano e scambio prigionieri
Colloquio telefonico tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel corso della conversazione telefonica, riferiscono i media ucraina, Erdogan ha sottolineato l’importanza di riprendere il funzionamento del corridoio del grano. Il presidente turco ha affermato di continuare con i contatti diplomatici per raggiungere questo obiettivo. Erdogan ha anche affermato che la Turchia “sta facendo grandi sforzi per fermare lo spargimento di sangue sia in Ucraina che nei territori palestinesi”. L’Ufficio del Presidente dell’Ucraina riferisce che Zelensky ha affrontato anche il tema del rilascio dei prigionieri.