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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 183° giorno di guerra

Guardian: la Russia vuole disconnettere la centrale nucleare di Zaporizhzhia, rischio catastrofe

Secondo quanto riferito al Guardian, la Russia ha elaborato un piano dettagliato per disconnettere la più grande centrale nucleare d’Europa, quella di Zaporizhzhia, dalla rete elettrica ucraina, rischiando un guasto catastrofico dei suoi sistemi di raffreddamento. I leader mondiali hanno chiesto la smilitarizzazione del sito di Zaporizhzhia dopo che sono emersi filmati di veicoli dell’esercito russo all’interno dell’impianto e hanno precedentemente messo in guardia la Russia dalla disconnessione dalla rete ucraina per effettuare il collegamento a quella russa. Ma Petro Kotin, il capo della compagnia di energia atomica ucraina Energoatom, ha detto al Guardian in un’intervista che gli ingegneri russi hanno già elaborato un progetto: “Hanno presentato (il piano) ai (lavoratori) dello stabilimento e loro lo hanno presentato a noi. La precondizione per questo piano era il grave danneggiamento di tutte le linee che collegano la centrale nucleare di Zaporizhzhia al sistema ucraino”, ha affermato Kotin al Guardian.

Il capo di Energoatom teme che l’esercito russo stia ora prendendo di mira quei collegamenti per trasformare in realtà lo scenario di emergenza e procedere al distacco. I collegamenti elettrici della centrale sono già in una situazione critica, con tre delle quattro linee principali che la collegano alla rete ucraina interrotte durante la guerra, e anche due delle tre linee di riserva che la collegano a una centrale elettrica convenzionale a rischio, ha affermato.

Il piano russo di disconnetterla del tutto aumenterebbe il rischio di un guasto catastrofico lasciandola dipendente da un’unica fonte di elettricità per raffreddare i reattori. “Non puoi semplicemente passare da un sistema all’altro immediatamente, devi… spegnere tutto da un lato e poi iniziare a passare da un altro lato”, ha detto Kotin.”Durante questa disconnessione, l’impianto non sarà collegato ad alcuna alimentazione e questo è il motivo del pericolo”, ha affermato. “Se non fornisci il raffreddamento… per un’ora e mezza, allora ci sarà la fusione”. Kotin è anche preoccupato per il rischio di incendio dei veicoli stipati nelle sale delle turbine, che si trovano accanto ai due reattori ancora in funzione. Ci sono 14 camion in una sala, e almeno sei in un’altra, secondo quanto hanno riferito le fonti dello stabilimento. “Nel caso in cui ci sia un incendio nella sala turbine non c’è nemmeno la possibilità di spegnerlo o mitigare le conseguenze di questo incendio, perché i vigili del fuoco non possono entrare, perché qualsiasi ingresso è bloccato dai camion, che sono appena stipati lì”, ha detto.

 

New York pronta ad accogliere 10 mila rifugiati ucraini

Diecimila rifugiati ucraini fuggiti dopo l’aggressione russa saranno ospitati dalla città di New York. Lo ha annunciato il commissario degli Affari degli immigrati Manuel Castro, parlando con i giornalisti. “Proprio ieri – ha detto Castro – abbiamo avuto un incontro con la comunità ucraina”. Il funzionario ha aggiunto che la Grande Mela “è tradizionalmente una città di rifugio, per i richiedenti asilo e per i rifugiati, e dunque siamo pronti per sostenere questo nuovo piano.”

 

Canada: restituiremo 5 turbine Nord stream 1 a Germania

La ministra degli esteri canadese, Melanie Jolie, ha affermato che il suo paese prevede di restituire le rimanenti cinque turbine per il gasdotto russo Nord stream 1, nonostante il fatto che Gazprom abbia rifiutato di accettarne una già restituita alla Germania. Lo riporta il canale televisivo canadese Cbc. A luglio, il governo di Ottawa ha concesso un’esenzione per spedire in Germania sei turbine in manutenzione a Montreal e da consegnare successivamente all’azienda statale russa Gazprom che ha rifiutato la prima turbina adducendo problemi tecnici e sostenendo di volere ulteriore documentazione che dimostri che l’attrezzatura non sia soggetta alle sanzioni occidentali.

 

Estonia: raid russo a stazione regione Dnipro è crimine guerra

“Siamo in lutto con voi. La Russia continua a commettere crimini di guerra massicci e vuole alimentare la paura e il terrore”. Così su Twitter la premier estone Kaja Kallas, commentando l’attacco russo contro una stazione ferroviaria nella regione di Dnipropetrovsk che è costato la vita ad almeno 22 persone. “Ammiriamo la vostra determinazione e il coraggio e vi accompagniamo fino alla vittoria” ha aggiunto Kallas rivolgendosi al popolo ucraino.

 

Blinken: l’attacco russo alla stazione è atrocità

“L’attacco missilistico russo su una stazione ferroviaria piena di civili in Ucraina si adatta a uno schema di atrocità. Continueremo, insieme a partner di tutto il mondo, a sostenere l’Ucraina e cercare la responsabilità per i funzionari russi”. Lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano, Antony Blinken.

luciani.2006@libero.it

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