LA GUERRA TRA HAMAS – ISRAELE
GUERRA, TRA, HAMAS, ISRAELE,
Oggi è il 103° giorno di guerra
Usa reinseriranno gli Houthi tra le organizzazioni terroristiche
L’Amministrazione Biden sta per annunciare l’intenzione di reinserire i ribelli houthi dello Yemen nella lista dei ‘terroristi globali appositamente designati’ (Sdgt). Lo riferisco due fonti a conoscenza dei piani della Casa Bianca e un funzionario dell’Amministrazione. Dopo lo scoppio della guerra a Gaza e a partire dallo scorso novembre, i miliziani filoiraniani houthi hanno lanciato decine di attacchi con droni e missili contro le navi commerciali nel Mar Rosso. Le forze Usa e britanniche hanno risposto con bombardamenti mirati in Yemen. Il segretario di Stato Antony Blinken nel febbraio 2021 aveva rimosso gli houthi dalle liste delle organizzazioni terroristiche per facilitare l’ingresso di aiuti umanitari in Yemen.
Macron: priorità è cessate il fuoco a Gaza
“Tutte le vite valgono. Le vite colpite a Gaza sono conseguenza dell’attacco terrorista perpetrato il 7 ottobre da Hamas. Portiamo avanti molteplici operazioni umanitarie. La priorità è il cessate il fuoco. Dobbiamo proteggere i civili. E’ la priorità per la sicurezza di lungo termine di Israele”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, in occasione della conferenza stampa di inizio anno all’Eliseo.
Pakistan, governo: due bambini uccisi in attacco aereo iraniano
Due bambini sono stati uccisi e altri tre feriti in un attacco aereo “illegale” da parte dell’Iran, lo ha dichiarato il ministero degli Esteri pakistano, aggiungendo di aver convocato il più alto diplomatico di Teheran a Islamabad per protestare contro la “violazione non provocata del suo spazio aereo”.
La dichiarazione non ha specificato dove sia avvenuto l’attacco, ma diversi account dei social media pakistani hanno riferito di esplosioni nella provincia del Balochistan, dove i due Paesi condividono un confine scarsamente popolato di quasi 1.000 chilometri. “Questa violazione della sovranita’ del Pakistan è del tutto inaccettabile e può avere gravi conseguenze”, ha dichiarato il ministero degli Esteri pakistano in un comunicato. L’attacco “ha causato la morte di due bambini innocenti e il ferimento di tre ragazze”.
Usa: “Da raid Houthi poco impatto su economia, ma monitoriamo”
Ad oggi l’impatto sull’economia globale come risultato degli attacchi sferrati dai ribelli Houthi nel Mar Rosso è da considerarsi “abbastanza modesto”, secondo il vicesegretario Usa al Tesoro Wally Adeyemo, il quale tuttavia sottolinea che Washington è determinata a “prestarvi attenzione”.
Lungo quelle rotte transita fino al 50% del commercio globale, “in maggior misura destinato all’Europa rispetto a quello destinato agli Usa e quindi potrebbe avere un impatto maggiore qui, ma comunque ad oggi in termini di prezzi l’impatto è stato modesto”, spiega il vice di Janet Yellen a margine della sua missione a Roma, sottolineando però l’impegno degli Stati Uniti nel “fare tutto il necessario affinché ognuno possa continuare a navigare liberamente nelle proprie acque nazionali”.
I rischi di un impatto più importante sono naturalmente maggiori nella regione, “si pensi all’Egitto e ai movimenti nel Canale di Suez”, rimarca, affermando che non mancano tuttavia le preoccupazioni per un impatto nel lungo periodo e “per questo lavoriamo in coalizione”.
Kibbutz Be’eri conferma morte 2 ostaggi apparsi in video Hamas
Il Kibbutz di Be’eri ha annunciato che gli ostaggi israeliani Itai Svirsky e Yossi Sharabi sono stati assassinati e che i loro corpi sono trattenuti da Hamas a Gaza. Lo riporta Haaretz. I due erano apparso in un video che li mostrava vivi diffuso domenica da parte di Hamas.
Casa Bianca: inviato Usa a Doha per altro accordo su ostaggi
L’inviato americano per il Medio Oriente Brett McGurk è stato a Doha nei giorni scorsi per discutere un possibile accordo per il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza: lo ha riferito il portavoce della sicurezza nazionale Usa John Kirby, spiegando che McGurk è coinvolto in “discussioni molto serie e intense” con i qatarioti su un altro accordo per la liberazione degli ostaggi.
