LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il ventiseiesimo giorno di guerra
I russi hanno proposto un «cessate il fuoco» a Mariupol che alcuni stanno però interpretando come una «richiesta di resa». Secondo l’agenzia Interfax il ministero della Difesa russo ha chiesto alle formazioni militari ucraine della città portuale di «esporre domani bandiere bianche per mostrare di essere pronti a un cessate il fuoco temporaneo» che partirebbe alle 09:30 di Mosca, ovvero le 7:30 italiane. Da quel momento gli assediati avranno due ore per deporre le armi e abbandonare Mariupol.
Le truppe russe hanno lanciato poco fa un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha reso noto la Polizia, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.
La Germania ha sottoscritto un accordo con il Qatar per aumentare la fornitura di greggio e gas. L’accordo è stato sottoscritto tra il ministro dell’energia di berlino Robert Habeck e l’emiro Sheikh al-Thani. Un portavoce del governo a Berlino ha confermato la notizia. La Germania è attualmente l’economia maggiormente dipendente dal gas acquistato dalla Russia
Ieri Mosca ha minacciato l’Italia di “conseguenze irreversibili”se aderirà al nuovo piano di sanzioni contro Mosca, ha bollato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini come «un falco» e ha accusato il nostro Paese di aver «dimenticato gli aiuti ricevuti dal Cremlino durante la pandemia». E la missione «Dalla Russia con amore», iniziata nel marzo 2020, è tornata sotto i riflettori.
La missione è arrivata il 22 marzo all’aeroporto di Pratica di Mare: ufficialmente si tratta di aiuti sanitari ma qualcosa non torna, perché nella lista dei 104 nomi ci sono solo 28 medici e quattro infermieri. Gli altri sono militari.
Il vaccino russo Sputnik, un anno dopo, è stato al centro di un accordo annunciato per la collaborazione scientifica tra l’Istituto Spallanzani di Roma e l’Istituto Gamaleya di Mosca. Ema non ha mai autorizzato lo Sputnik, ma nonostante questo nell’ultimo anno ci sono stati numerosi scambi di dati tra le due strutture sanitarie. Una collaborazione che lo stesso Spallanzani alla fine ha deciso di interrompere qualche giorno fa, quasi tre settimane dopo l’inizio dell’invasione. Tutti dettagli che alimentano il sospetto che ci fosse molto da nascondere in quella missione.
La Turchia, intanto, tenta di rilanciare il proprio ruolo e gli sforzi diplomatici. Ankara si offre di ospitare un vertice trilaterale fra i presidenti russo, Vladimir Putin, ucraino, Volodymyr Zelensky, e turco, Recep Tayyip Erdogan, a riportarlo domenica mattina è l’agenzia russa Tass, che cita un’intervista del ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu al quotidiano Hurriyet. «Se si raggiunge la pace, (i tre presidenti) s’incontreranno senz’altro», aggiungendo che i leader russo e ucraino «non escludono affatto questa possibilità» né che l’incontro possa avvenire in Turchia. Ankara – dice Cavusoglu, secondo quanto riferisce la Tass – «vuole tenere il vertice trilaterale», che può essere convocato «su richiesta di due dei leader». Secondo la Turchia, sarebbero le parti sarebbero vicine a un accordo sui punti chiave. Nella giornata di lunedì 21 marzo i negoziati riprendono online.