LA GUERRA IN UCRAINA: I NEGOZIATI AL TERZO ROUND
Colpita una centrale nucleare. Accordo raggiunto per creare corridoi umanitari
Ieri è stato il giorno del secondo incontro tra le delegazioni di Ucraina e Russia per cercare di trovare una mediazione per far tacere le armi. Russi e ucraini si incontrano nella regione di Brest città ai confini fra Polonia e Bielorussia. Durante la notte le sirene d’allarme sono suonate in tutte le principali città ucraine: bombardamenti e scontri armati si segnalano lungo tutta la linea del fronte e est e sempre più vicino a Kiev. La Russia ha conquistato la città meridionale di Kherson sul Mar Nero, strategicamente importante mentre Mariupol continua a resistere. Potenti esplosioni sono state udite nella notte a Kiev e in altre città dell’Ucraina. “Il nemico sta cercando di sfondare”, ha scritto nelle scorse ore su Telegram il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. Stando a quanto viene riferito dalle forze armate ucraine, le truppe russe si sono spinte in avanti verso la periferia settentrionale di Kiev e Mariupol. I russi però sarebbero in affanno anche a causa della mancanza di approvvigionamenti, equipaggiamento e uomini da sostituire a quelli morti, feriti o fatti prigionieri.
Continuano le proteste dei cittadini russi e contro di loro la repressione da parte della polizia è sempre molto dura.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite con 141 voti favorevoli, cinque contrari e 35 astenuti ha approvato una risoluzione con la quale si chiede che Mosca “cessi immediatamente il suo uso della forza” e ritiri “subito, completamente e in modo incondizionato” le proprie unità militari.
Putin ha definito la sua una lotta contro i nazionalisti ucraini “senza compromessi”. Zelensky a Putin: “Incontriamoci”.
Ucraina e Federazione Russa hanno raggiunto un’intesa sulla gestione congiunta di corridoi umanitari per l’evacuazione dei cittadini dalle zone di guerra e per la consegna di cibo e medicine: lo ha reso noto una fonte dell’ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al termine del secondo round di colloqui in Bielorussia, secondo quanto riferisce Ria Novosti.
I prossimi colloqui tra Ucraina e Russia per cercare una soluzione alla crisi si terranno, secondo informazioni preliminari, in Bielorussia, all’inizio della prossima settimana. Le delegazioni di Kiev e Mosca, che si sono incontrate oggi in Bielorussia, nell’area di Brest, al confine polacco, hanno infatti deciso di continuare i negoziati, con un terzo round, il prima possibile.
Le forze russe hanno aperto il fuoco a Energodar, vicino alla più grande centrale d’Europa, dopo essere entrati nella città ucraina con i carri armati. Lo rende noto il consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Herashchenko, riferiscono diversi media internazionali.
Pesanti bombardamenti russi nella regione di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, hanno lasciato la popolazione civile senza acqua, luce e riscaldamento. Lo riferisce il Kyiv Independent, precisando che il governatore Dmytro Zhyvytskyi ha detto che è in programma un’evacuazione dalla regione poiché le case rischiano di trasformarsi presto in “fredde trappole di pietra”. Dopo gli attacchi russi di questa sera, la città di Okhtyrka è rimasta senza acqua, riscaldamento ed elettricità e la città di Sumy è rimasta, almeno in parte, senza elettricità.
La Commissione europea lavora a un “piano di emergenza” nel caso in cui la Russia attaccasse le centrali nucleari in Ucraina, che ha 15 reattori operativi in quattro impianti, oltre alla zona di esclusione di Chernobyl, dove ci sono quattro reattori chiusi. “Il nostro ente regolatore nucleare sta preparando un piano di emergenza contro la possibile minaccia dell’attacco dell’esercito russo alle centrali nucleari ucraine. Usano già Chernobyl come rifugio per le loro armi pesanti”, ha affermato la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson.