LA GUERRA IN UCRAINA
Purtroppo aumentano i giorni di guerra e l’offensiva russa in Ucraina non conosce soste, piuttosto la campagna aerea si è intensificata. Le città sotto continui bombardamenti sono allo stremo, manca acqua, luce, riscaldamento. Kiev, la capitale, è accerchiata, malgrado il supremo sacrificio dei militari e dei cittadini che, ad armi assolutamente impari, sono riusciti, sinora, a tenere il lunghissimo convoglio dei carri armati di Mosca fermo a 25 chilometri dalla città. Rimane ancora aperto lo spiraglio negoziale: il terzo incontro tra le due delegazioni dovrebbe svolgersi in questo fine settimana. Nel precedente incontro era stata raggiunta un’intesa di massima sull’apertura di corridoi umanitari e stamani il ministero della Difesa russo ha annunciato una tregua parziale per consentire la fuga agli abitanti di Mariupol e Volnovakha.
Nel corso delle ultime operazioni, Mosca informa di aver distrutto un deposito missili anticarro a Zhytomyr
“Le forze armate russe hanno distrutto un deposito di missili anticarro Javelin e Nlow nel sito ucraino di Zhytomyr, a est di Kiev”, lo fa sapere il ministero della Difesa russo che ribadisce nello stesso tempo come si sia fatto ancora più stretto l’assedio sulla città portuale di Mariupol, un centro strategico per le mire di Putin.
Sempre il ministero della Difesa russo ha annuncia che permetterà corridoi umanitari a partire dalle 10 ora di Mosca (le 8 italiane). La decisione riguarda gli abitanti di Mariupol e Volnovakha, in rispetto degli accordi presi.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà lunedì per discutere della crisi umanitaria in Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche, secondo le quali la riunione è stata chiesta da Stati Uniti e Albania.