LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il quarantatreesimo giorno di guerra
I forni crematori mobili dei russi e la strage a Borodyanka
Lorenzo Cremonesi è arrivato ieri a Borodyanka, uno dei sobborghi di Kiev devastati dalle truppe russe, che ora da qui si sono ritirate, lasciando dietro di sé scie di morti e devastazioni. Moltissime delle vittime, scrive, sono ancora sepolte nelle cantine, dopo una morte arrivata per fame. «Uno dei racconti più drammatici, e proprio per questo necessita di conferme», scrive, «riguarda i “forni crematori mobili”, che i russi userebbero per bruciare i cadaveri e allo stesso tempo occultare le prove dei loro crimini. Uno dei primi a svelarlo è stato il sindaco di Mariupol, la città sul Mar Nero dove la dimensione del massacro potrebbe offuscare tutto ciò che è emerso dai dintorni di Kiev sino ad oggi. Vadym Boychenko parla di “deliberata distruzione della popolazione civile” e sostiene adesso che il bilancio dei morti supera quota 5.000, di cui 210 bambini».
Zelensky: la Russia sta nascondendo migliaia di morti a Mariupol
La Russia sta nascondendo «migliaia» di persone uccise a Mariupol. Torna ad accusare così Mosca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’emittente turca Haberturk TV citata dal Guardian. «Credo che la Russia tema che se riusciamo a inviare aiuti umanitari a Mariupol allora il mondo intero potrà vedere cosa sta accadendo», ha detto Zelensky.«La Russia non vuole che nulla venga visto prima che prendano il controllo della città, prima che la ripuliscano», ha aggiunto, «al momento Mariupol è l’inferno. A migliaia sono stati uccisi o feriti. Il loro numero cresce ogni giorno e non ne abbiamo conto preciso. Stanno tentando di nascondere la situazione, in questo caso stanno tentando di impedire l’arrivo di aiuti umanitari».
Zelensky: fare di tutto per ripristinare il lavoro delle aziende
«Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il lavoro delle aziende locali, le attività commerciali e ristabilire le piccole e medie imprese sul nostro territorio là dove è sicuro e possibile lavorare». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale pubblicato sui social network, come riferito dalla Cnn.
Taiwan, nuove sanzioni alla Russia
Le misure colpiscono in particolare l’export per il settore high-tech, secondo quanto riferito dal ministero dell’Economia dell’isola, citato dalla Cnn. Le sanzioni hanno effetto immediato.
Usa: fine delle relazioni commerciali ordinarie con la Russia
Il Senato federale degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo in merito a un pacchetto di provvedimenti per la cessazione delle ordinarie relazioni commerciali tra gli Usa e la Russia, e per la codifica del divieto di importazione del petrolio greggio da quel Paese. Lo riferisce la stampa Usa, secondo cui il disegno di legge verrà approvato oggi, 7 aprile, e porrà fine a settimane di negoziati tra Democratici e Repubblicani. «Abbiamo raggiunto una svolta importante e cruciale», ha dichiarato il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Shumer. «Queste proposte hanno il sostegno della Casa Bianca, ed è un grande, grande accordo poter finalmente approvarle», ha affermato il senatore. L’intesa tra Democratici e Repubblicani riguarda nel dettaglio due disegni di legge: il primo codificherà il blocco delle importazioni di petrolio dalla Russia annunciato dall’amministrazione del presidente Joe Biden; il secondo invece, porrà fine alle relazioni commerciali ordinarie permanenti (Pntr) tra Stati Uniti e Russia, e riautorizzerà le sanzioni varate nel contesto della Legge Magnitsky, che colpiscono persone ed entità russe accusate dagli Usa di corruzione e violazione dei diritti umani.