LA GUERRA IN UCRAINA
Oggi è il ottantesimo giorno di guerra
Il Pentagono chiama Mosca “Cessate il fuoco”
Primi contatti tra Usa e Russia dall’inizio della guerra in Ucraina. Il ministro americano della Difesa, Lloyd Austin, ha parlato oggi con il suo collega russo, Sergei Shoigu. Lo ha reso noto il portavoce del Pentagono, John Kirby. Si tratta della prima telefonata fra Austin e Shoigu dal 18 febbraio, pochi giorni prima dell’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio. Austin ha esortato “ad un immediato cessate il fuoco in Ucraina e sottolineato l’importanza di mantenere linee di comunicazione”, ha detto Kirby.
La richiesta di una tregua è stata fatta anche dal cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso dei 75 minuti di colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto ha noto il portavoce del governo di Berlino, Steffen Hebestreit. Scholz ha chiesto anche che vengano compiuti sforzi per migliorare la situazione umanitaria e progressi nella ricerca di una soluzione diplomatica al conflitto e ha confutato l’accusa russa sulla diffusione dell’ideologia nazista in Ucraina.
Amministrazione regionale: a Borodianka moduli abitativi per chi ha perso la casa
A Borodianka, nella regione di Kiev, verranno sistemati moduli abitativi per i residenti che hanno perso la casa a causa della guerra. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Pavlyuk, citato da Interfax-Ucraina. Il campo temporaneo sarà situato sul territorio dello stadio locale, ha fatto sapere Pavlyuk ricordando che le strutture che compongono la città temporanea sono state fornite dal governo polacco.
Zelensky: è necessaria molta più pressione sulla Russia
“Ogni giorno di guerra rappresenta un aumento delle minacce globali, una nuova opportunità per la Russia di provocare instabilità in altre parti del mondo, non solo qui in Europa. Pertanto, è necessaria molta più pressione sulla Russia”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale. Zelensky ha anche parlato della situazione nell’acciaieria di Mariupol: “siamo impegnati in negoziati molto difficili per evacuare i combattenti feriti dall’Azovstal, un numero molto ampio di persone. Sono coinvolti nell’impresa influenti mediatori”.
Scholz: Germania non accetterà accordo di pace imposto da Mosca
ll governo di Berlino non accetterà un accordo di pace imposto da Mosca all’Ucraina. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Non accetteremo alcuna pace imposta all’Ucraina”, ha detto Scholz alla manifestazione elettorale del Partito socialdemocratico nel Nord Reno-Vestfalia, che si è tenuta prima delle elezioni nel Land. Scholz ha osservato che la pace sarà impossibile nel caso in cui la Russia annettesse una parte dei territori ucraini, aggiungendo che la pace può essere raggiunta “solo attraverso l’accordo, il consenso, un accordo tra Ucraina e Russia”.
Lavrov: “l’Unione europea è diventata aggressiva”.
“L’Unione europea da piattaforma economica costruttiva, così come è stata creata, si è trasformata in un attore aggressivo e militante che sta già dichiarando le sue ambizioni ben oltre il continente europeo”. Ad affermarlo è il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. La Russia ha “seri dubbi” sull’innocuità dell’adesione dell’Ucraina all’Ue, ha aggiunto il ministro, in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri della Comunità degli Stati Indipendenti (Csi) a Dushanbe, in Tagikistan. Le dichiarazioni del fedelissimo di Putin all’indomani del caso Nato di Finlandia e Svezia risuonano come una “dichiarazione di guerra” all’Europa. E il mondo trema.