LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO
QUALCHE RIMPIANTO PER TANTE OCCASIONI NON SFRUTTATE MA IL PARI CI STA
Non è stata una partita spettacolare tuttavia le due squadre hanno dimostrato in pieno di meritare quanto di buono si dice di loro affrontandosi nel pieno rispetto reciproco senza mai lasciare nulla di intentato per portare a casa i tre punti.
Partita equilibrata con fasi alterne di gioco e con occasioni da una parte e dall’altra con un avvia scoppiettante da parte leccese e poi un finale con i botti con due gol a brevissima distanza che hanno in un certo senso illuso il Lecce gettato nello sconforto il Brescia che però è stato bravo a reagire subito e con Bisoli riguadagnare una posizione di parità.
Baroni costretto a cambiare il portiere ha affidato le chiavi della porta leccese all’esordiente stagionale Marco Bleve che, poi, a causa dell’infortunio occorso a Lucioni, è addirittura diventato capitano della squadra.
Bene il giovane prodotto del vivaio leccese non ha fatto rimpiangere Gabriel ed anzi con un paio di interventi decisivi si è reso protagonista così altrettanto bene ha fatto l’altro esordiente di giornata, il difensore italo albanese Dermaku che anche questa volta alla prima discesa in campo ha messo a segno una rete.
In evidenza, in particolare, nel primo tempo Strefezza che ha cercato il gol con insistenza sfiorandolo più volte e colpendo di testa una traversa piena a portiere ormai battuto.
L’azione del gol è stata una esemplificazione del gioco che vuole Baroni. Interrotta un’azione dell’avversario Barreca si è impossessato del pallone e con un cross perfetto ha dato al compagno Dermaku l’assist giusto per portare avanti la squadra.
Un Lecce, a mio avviso, ben messo in campo con qualche giocatore un poco sotto le prestazioni abituali ma nel complesso squadra che sa ciò che vuole e cerca di ottenerlo in tutto i modi.
Non ha segnato ancora uno dei tre dell’attacco ma tutti si sono dati un gran da fare a fungere da primo ostacolo per il portatore di palla avversario. Detto dell’ottima prova di Bleve bisogna annotare come la fase di non possesso è ormai stata assimilata così bene che è difficile per chiunque trovare spazi per creare problemi.
Un’altra costatazione da fare in questo senso è che il Lecce dopo qualche stagione presenta finalmente un reparto difensivo tra i meno battuti del campionato, nove reti in nove gare); la cura Baroni sembra quindi essere stata quella giusta.
Si è allungata di altri novanta minuti la serie d’imbattibilità e ciò è un altro positivo perché, in particolare in questo torneo, la continuità di risultati porta alla conquista di buoni successi.
Dopo Cremona il Lecce può dirsi soddisfatto di quanto fatto tenendo presente che ha alzato bandiera bianca solo nel match iniziale del campionato, appunto con la Cremonese e poi ha sempre conquistato punti con quattro vittorie e cinque pareggi.
Per concludere forse il Lecce deve diventare più cattivo, più cinico e non gettare via vittorie già quasi conquistate.
Eugenio Luciani