LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO
Strefezza si veste da cannoniere e trascina il Lecce alla vittoria, Una notte magica per l’attaccante leccese che conquista il primo posto fra i cannonieri del campionato.
È stato il giorno dell’ex, è stato il giorno dell’italo brasialiano, è stato il giorno di Gabriel Strefezza.
Dopo la doppietta di venerdì alla Ternana Strefezza, ieri sera, si è ripetuto con altri due gioielli che sono valsi decisivi per ottenere la vittoria contro una SPAL che ha messo in mostra buoni numeri e tanta voglia di non subire un altro insuccesso casalingo.
Contro lo Strefezza di questi giorni, però, c’è poco da fare: presente in ogni parte del campo, in avanti ad attaccare indietro quando c’è da sbrigliare qualche circostanza imbrigliata, lui c’è sempre e con la semplicità dei “dotati” risolve il problema. In questo modo ha risolto il problema centrale del risultato di ieri.
Il Lecce ha trovato il primo vantaggio con Gargiulo, al primo gol in giallorosso, ma poi si è lasciato riprendere sul finire del tempo. In molti è subito corso il pensiero ad un’altra vittoria lasciata sul campo, ma questa volta è salito in cattedra il nostro Gabriel che con due perle ha decretato la sentenza sul match che si stava giocando.
Di fronte ai suoi ex tifosi (lo hanno anche un po’ applaudito quando è uscito dal campo) ha giocato con grande impegno supplendo alla mancanza del bomber di sempre (Coda) con un’efficacia che in lui, storicamente, non si era mai riscontrata.
Nella nota di presentazione della partita, ieri, era fatto cenno alle 7 reti messe a segno da Strefezza, bene con le 2 di ieri sera l’esterno d’attacco leccese ha toccato quota 9 diventando il capocannoniere del campionato. Del momento magico del giocatore parlano i suoi gol, basti pensare che 9 reti le aveva messe a segno in tutti gli altri campionati giocati!
Ed il Lecce squadra?
È stata una partita con luci ed ombre, come sempre accade, veloce sulle corsie con le scorribande di Gersey e Gallo roccioso nella coppia centrale Lucioni- Demarku nel corso dei minuti di gioco ho visto un ottimo Majer ed un buon Gargiulo mentre Hjulmand ha fatto qualche errore di troppo /uno ci è costato il gol del pareggio di Colombo). Del trio d’attacco decisamente meglio di altre volte Olivieri che si è speso con grande impegno a creare spazi per i compagni anche se mi pare che Di Mariano stia attraversando un momento di minore verve, forse anche perché “curato” di più dagli avversari. Del terzo elemento del tridente non è il caso di aggiungere altro. È in forma strepitosa e in campo gioca per sé e per la squadra con una naturalezza da grande giocatore.
Una parola mi piace spenderla per Baroni. Vista la sua natura di difensore non immaginavo che fosse così portato alla manovra d’attacco, ed invece no. Mi è piaciuto molto quando nella parte centrale della ripresa con la SPAL che attaccava a tutto spiano (si era sull’1-2) non ha inserito un difensore in più ma ha cambiato due terzi del tridente d’attacco con altrettanti attaccanti (Coda e Rodriguez) facendo intendere all’avversario che accettava la battaglia e che voleva, fortissimamente voleva, la vittoria.
Eugenio Luciani