LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO
STREFEZZA INVENTA GARGIULO REALIZZA ED IL LECCE VOLA ALTO
Il commento della partita del Lecce di ieri non può non iniziare dall’atto tecnico più pregevole della gara che poi ha determinato il risultato finale della stessa. Mi riferisco a quel tocco di esterno destro tirato fuori dal cilindro della classe cristallina di cui è dotato Strefezza col quale ha servito l’assist vincente per Gargiulo (bravo anche lui) per andare in gol.
Fotogrammi da scuola calcio è così che si inventa, è così che si approfitta dell’occcasione buona per andare a rete.
Per il resto sono d’accordo, ma non del tutto, con Baroni quando dice di essere rimasto contento della prestazione in generale ma soprattutto dell’approccio avuto con la gara. È vero il Lecce ha saputo porsi nei confronti dell’avversario e, in particolare nel primo tempo, lo ha fatto sfogare per i primi minuti e poi piano piano quasi senza che il Pordenone se ne accorgesse ha prese le redini della gara e le ha tenute saldamente sotto controllo sino alla fine della primaparte di match.
La ripresa è iniziata allo stesso modo solo che in questa seconda parte di gara il Pordenone ha tenuto di più il pallino delle azioni e ha creato anche qualche avvisaglia di pericolo per la porta difesa da Gabriel che, è bene dirlo subito, non ha dovuto fare del lavoro straordinario, un Lecce quindi che ha controllato l’avversario, lo ha colpito al momento giusto ma non ha saputo chiudere la partita prima del triplice fischio arbitrale, sotto questo profilo ci sono stati diversi errori sotto porta e, ancora una volta la Dea bendata non ha assistito Olivieri che ha colpito un palo a portiere battuto e si è visto annullare una bella rete per un fuorigioco di pochi centimetri.
Sotto questo profilo bisogna migliorare così come certamente devono migliorare lo stato di forma Coda e soprattutto De Mariano che nella mezz’ora di gioco che Baroni gli ha consentito ha mancato almeno due facili occasioni da rete; e per uno come lui è troppo.
Detto di un super Strefezza e di un ottimo Hjulmand ben coadiuvato a centrocampo da Gargiulo alla sua terza marcatura stagionale, c’è stata anche la buona prova di Calabresi e l’esordio di Faragò che poteva bagnare con un gol non appena entrato in campo.
Eugenio Luciani