LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO
DIECI DI MINUTI ED IL LECCE CONQUISTA IL PRIMO POSTO
Partenza lenta del Lecce, aggredito da un Vicenza che sperava di sorprendere i giallorossi e metterli in difficoltà, se mai segnando un gol. Del resto i vicentini vantano un curriculum migliore proprio nelle trasferte affrontate. Questo Lecce, però, è squadra tetragona che non si abbatte facilmente e, piuttosto, sa leggere e capire le partite che gioca e sa mettere in atto le misure giuste per ammortizzare gli assalti portati alla sua porta.
Per questo ieri sera nei primi minuti ai tentativi degli avversari Lucioni e compagni sono rimasti ben coperti hanno fatto sfogare l’avversario, senza correre alcun pericolo vero, e poi una volta deciso di cambiare registro nel giro di dieci minuti, dal 28’ al 38’ ha messo il suo timbro vincente sul match ipotecando così la conquista del primo posto in classifica. Dice Baroni in proposito, giustamente, “non mi interessa la classifica e non dobbiamo sederci sugli allori” perché ad oggi quel primo posto non porta a nulla se non ad avere ufficialità della propria forza e delle proprie ambizioni, ma il percorso è ancora lungo e difficile. Come ben sappiamo il girone di ritorno se non è un altro campionato poco ci manca, in particolare quest’anno in cui al mercato d’inverno (chiude il 31 corrente ndr) le squadre, tutte, si sono mosse molto e quindi in campo potrebbero esserci delle novità importanti.
Ieri sera è stata partita piacevole perché si è ammirato un bel Lecce molte luci e poche ombre ed anche i cambi, fatti al momento giusto, hanno confermato che il Lecce ha davvero due uomini per ruolo.
Baroni ha fatto in partenza delle scelte che confermavano quanto detto in conferenza stampa e gli uomini chiamati in causa hanno risposto tutti alla grande. Se in difesa si trattava di un normale turnover tra Gendrey e Calabresi a destra e Gallo e Barreca a sinistra, a centrocampo Baroni ha cambiato due terzi della linea che così bene sta facendo, ebbene, alzi la mano chi si è accorto della differenza. Faragò, e Bjorkengren con Hjulmand (che ha dato giustificazione pratica della cifra richiesta dal Lecce per una sua eventuale cessione) hanno comandato il gioco coprendo la difesa e assistendo le punte che da parte loro si sono ben organizzate realizzando due reti che hanno visto protagonisti propri i componenti il tridente d’attacco. Coda ha fatto un assist a Listkowski in occasione del primo gol di giornata e poi ricevendone uno da Strefezza ha creato le premesse per il secondo gol. Il suo nono in campionato, undicesimo in stagione,
Un Lecce in salute che ora si può godere qualche giorno per poi riattaccare con ancora maggiore impegno perché al momento si è vinta una battaglia ma la guerra è ancora da vincere, ed è quello che conta.
Eugenio Luciani