LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – Fiorentina-Lecce
#LecceFiorentina 1-1
MANCA LA VITTORIA IN CASA MA QUESTO PARI È IMPORTANTE Il Lecce, ieri sera ha cercato, nel primo tempo, di fare sua la partita giocando nel modo più consono alle proprie caratteristiche, per questo ha concesso alla formazione avversaria, che bramava porre fine al digiuno di vittorie esterne, almeno in campionato, il possesso palla, anche se non in maniera spropositata, per poi ripartire in velocità appoggiandosi per lo più ai due esterni per poi chiudere al centro per Ceesay abile a farsi trovare al posto giusto, non sempre altrettanto felice nella scelta della finalizzazione.
Un Lecce sornione che sembra voler attirare in avanti la “Viola” per poi contrattaccare in maniera veemente. La tattica parer aver ragione e così, anche grazie a due reti annullate, giustamente, agli ospiti, verso il finire del tempo dopo un gioco di prestigio di Gonzales con cross rasoterra al centro dell’area, Ceesay con la punta del piede, con ottima scelta di tempo, realizza la sua terza rete stagionale che sembra aprire la strada verso la prima vittoria in casa.
Nella ripresa la musica, purtroppo, è cambiata. Il Lecce colpito a freddo dal gol del pareggio degli ospiti perde un po’ di fiducia in se stesso e subisce sempre di più l’arrembante azione della Fiorentina che dalle sostituzioni, effettuate con ottima scelta di tempo, ha trovato un migliore equilibrio tra i reparti ed ha alzato il baricentro di qualche metro.
Baroni effettua un paio di cambi (poco ritorno) ma poi aspetta quasi lo scadere del tempo per farne altri tre che ovviamente non hanno potuto influire sull’andamento del match che si è avviato così al termine registrando peraltro la seconda espulsione (consecutiva) di un giallorosso, per doppia ammonizione nel giro di due minuti (ovvio sintomo di stanchezza).
Ecco poi perché il pareggio di ieri sera non po’ essere considerato come due punti perduti ma uno, e pesante, guadagnato. Questa è la serie A e squadre come il Lecce nel corso di questo campionato dovrà soffrire e fare propria la regola del meglio accontentarsi che andare alla caccia di chimerici successi.
Attaccare con la lancia in cresta va bene quando non c’è nulla da difendere ma in caso contrario è molto più opportuno essere saggi e portare a casa il “punticino” che alla fine tornerà sicuramente utile e necessario.
Certo con otto punti in dieci partite non si può stare tranquilli ma con la classifica finora realizzata il Lecce sarebbe salvo e quindi, rallegriamoci sperando, ovvio, di vincere ancora qualche volta, a partire da Bologna, per esempio. Non sarebbe male.
Eugenio Luciani
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