LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO ATALANTA vs LECCE 

Per il Lecce comunque una prova che conferma i pregi del gruppo Dopo la sconfitta in casa dell’Inter, il Lecce sperava di poter guadagnare qualcosa in quel di Bergamo contro un’Atalanta che battuta Bologna ha saputo conquistarsi la terza vittoria consecutiva in casa spinta dalla voglia di rifarsi subito e riguadagnare posti in classifica.

Il Lecce, che subisce così la seconda sconfitta di fila in campionato, restando fermo in classifica a 20 punti raggiunto dal Genoa che dopo la Juve ha fermato anche il caterpilar di cui dispone Inzaghi.

Nel primo tempo del tutto equilibrato tra le due squadre si è visto poco sotto il profilo dello spettacolo calcistico: era la Dea a spingere di più mentre il Lecce si difendeva con ordine e chiudendo bene gli spazi e provando anche qualche ripartenza soprattutto da parte di Gallo.

Nella ripresa la partita è diventata ancor più combattuta, ma corretta, e chi l’ha seguita ha anche potuto ammirare delle buone trame.

Pima c’è stato il fatto del gol annullato a Strafezza, il primo su azione della stagione, per “giusto” fuorigioco precedente di Rafia poi è salito sul proscenio uno dei “grandi” dell’Atalanta, quel Lookman che con sette reti e cinque assist è diventato un numero uno in attes di andare a lottare in Coppa d’Africa, come i leccesi Banda, Rafia e Touba.

Prima di passare in vantaggio i padroni di casa hanno colpito un legno della porta difesa da Falcone con Pasalic e subito dopo hanno colpito, grazie a Lookman che ha insaccato nell’angolino basso alle spalle di Falcone.

Il Lecce ha il merito di non aver ceduto ed anzi ha cercato di riportarsi in parità e, come è quasi un suo marchio di fabbrica, creando una doppia occasione nel finale. Prima con Piccoli all’80° minuto e poi con Oudin in pieno recupero, dove Carnesecchi, in particolare nella seconda circostanza, sfodera una grandiosa parata che salva il risultato. In definitiva anche se il Lecce ha perduto due volte di seguito (in totale sono 5 le sconfitte in 18 match giocati) ha nello stesso tempo confermato quanto di buono è da accreditare al gruppo.

Spirito di sacrifico, predisposizione alla lotta, perseveranza nella ricerca del risultato sino alla fine ed anche oltre sono caratteristiche che inducono a pensare come raggiungibile, anche se con ancora tante battaglie da affrontare, il traguardo stagionale che la società si è data.

Eugenio Luciani

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