LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – FROSINONE vs LECCE

Il Lecce soffre ma strappa un punto Krstovic dal dischetto, dopo l’errore di Rafia, pareggia una partita in cui c’è stato troppo da patire. Dopo tre gare concluse con tre sconfitte, zero gol segnati e dieci subiti il Lecce torna a segnare, seppur su calcio di rigore ripetuto dopo che il primo tentativo era stato parato, e anche a fare punti.

Un solo punto che oggi forse molti chiameranno punticino ma che alla fine della stagione potrebbe essere quello giusto per la conquista della salvezza. Ieri sul campo da gioco sono scese due formazioni che hanno grosso modo gli stessi pregi e gli stessi difetti per cui per lunghi tratti su tutti è aleggiata la paura del perdere e quindi trovarsi invischiati in maniera diretta con la classifica più pericolosa.

Nel primo tempo, ancora una volta, il Lecce ha retto molto meglio il confronto ed anzi a leggere tra i numeri avrebbe guadagnato di passare in vantaggio ma invece, proprio allo scadere del recupero concesso si è trovato a dover inseguire l’avversario.

Forse appesantito mentalmente dal gol subito l’undici giallorosso non ha saputo reagire come altre volte ha fatto neppure dopo l’episodio del calcio di rigore giustamente concesso ed altrettanto giustamente fatto ripetere.

Dopo l’errore di Rafia dagli undici metri a ripetere il tentativo si è presentato Krstovic che con un tiro tanto preciso, ma anche fortunato, ha baciato il palo per poi gonfiare il sacco della rete frusinate.

Il raggiunto pareggio non ha galvanizzato le truppe leccesi che invece si sono sempre più strette badando a non perdere più che a tentare di vincere.

Un atteggiamento non da biasimare ma che certo è un poco un’inversione di tendenza, ma sul finire di un campionato difficile come quello cui stiamo assistendo e con le squadre che inseguono non solo non mostrano segni di resa ma addirittura sembrano di netta ripresa (pari della Salernitana vittorie di Verona e Cagliari (FUORI CASA), con conseguente riduzione del margine di vantaggio che ora si è ridotto a solo due punti. In definitiva, mentre è stata decisamente buona l’interpretazione ed il carattere del primo tempo, da correggere c’è la paura di perdere subentrata nella ripresa nonostante il recupero del gol di svantaggio.

Con undici match da giocare diventano ancora più importanti i prossimi due. Prima con il Verona in casa e poi a Salerno il Lecce dovrà fare assolutamente punti e pesanti perché solo così darebbe una netta sterzata al suo cammino in questo girone di ritorno nel corso del quale ha conquistato solo una vittoria e due pareggi su otto partite con 17 gol subiti e solo 4 segnati.

Non è il caso di scendere nei particolari ma credo che D’Aversa debba intervenire su qualche elemento che da tempo sembra rendere con minor efficacia rispetto al recente passato…perché?

Ieri i minuti di recupero che da sei sono diventati otto (?) sono stati da crepacuore con i padroni di casa lanciati in un attacco all’arma bianca ed un Lecce che sembrava sul punto di poter cadere da un momento all’altro.

Tensione, stanchezza, paura?

Speriamo bene, ma credo si debba fare un qualcosa che, sono sicuro, D’Aversa sta già studiando.

Eugenio Luciani

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