La partita vista il giorno dopo: LECCE vs ATALANTA

Per i Giallorossi un esordio da dimentica subito

Il calendario non è stato di sicuro favorevole al Lecce che all’esordio ha incrociato i tacchetti con un avversario che, pur con tutti i suoi problemi interni, ha saputo fare fronte a tutto e, dopo aver fatto evaporare il frenetico approccio alla gara dei padroni di casa, ha reagito da grande squadra andando a prendersi una vittoria meritata.

Certo nessuno si aspettava un risultato così pesante ma bisogna anche capire i calciatori giallorossi che dopo un avvio che faceva ben sperare ha dovuto prendere atto che l’Atalanta è ormai una grande realtà e che anche con tante assenze ha uomini che in qualunque momento possono risolvere a proprio favore le sorti del match.

Gotti aveva accennato al modo con il quale pensava di affrontare l’Atalanta ed il progetto sembrava dare i risultati sperati ma è durato sino a quando le gambe hanno tenuto anche perché con il passare dei minuti sempre più tangibile si avvertiva una resa mentale ancor più che fisica.

Nei primi minuti di gioco la partita è stata sul piano dell’equilibrio con il Lecce che ha avuto un paio di occasioni per passare, addirittura, in vantaggio, poi dopo le prime avvisaglie con il tiro di Zappacosta  fuori di poco e poi la doppia occasione avuta da De Ketelaere con primo intervento super di Falcone e tapin sbagliato di poco dall’atalantino, la cruda realtà è venuta a galla e gli orobici sono passati in vantaggio con Brescianini liberandosi da qualsiasi scoria fisica e mentale e prendendo in manera sempre più decisa il controllo del match.

Inizialmente è stato tutto rose e fiori con Pierret che riusciva a tenere testa agli avversari, con Gaspar che dava l’impressione di poter dominare nella propria area e creare qualche problema spingendosi avanti, con Gallo e Dorgu sull’out sinistro che penetravano con semplicità nella difesa atalantina.

Qualche sensazione di difficoltà si è riscontrata inb Krstovic ma solo perché il montenegrino è stato lasciato da solo contro un energumeno come Hien supportato da de Roon e Djimsiti in caso di bisogno. Da subito è apparso come in giornata no Morente, impalpabile sull’out destro dove, peraltro, Gasperini, per occupare Gendray, aveva dirottato Brescianini. In poche parole, sono tante le problematiche emerse nella gara di ieri.

Certo la rosa non è ancora completata ma gli interventi da apportare non sono “di supporto” ma sostanziali in almeno un paio di ruoli. Una volta completato il gruppo, Gotti dovrà decidere in maniera tassativa il nucleo da cui partire tenendo conto che in ogni match si impiegano sedici attori.

Senza fasciarsi la testa, sapendo di avere alle porte un altro incontro “impossibile” guardiamo avanti perché il cammino è ancora lungo e basta sapersi rialzarsi subito, o, quanto meno, il prima possibile.

Eugenio Luciani

CAMPIONATO CALCIO SERIE A Prima Giornata – LECCE vs ATALANTA – Il Tabellino