LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – LECCE vs EMPOLI
LECCE vs EMPOLI
Un Lecce timoroso prima velleitario dopo sfiora una clamorosa vittoria sui toscani
Altra partita spareggio ma questa volta non è andata come con Cagliari e Verona anzi, alla fine bisogna essere pure contenti di come è finita vista che a poco più di dieci minuti dalla fine il risultato assegnava la vittoria alla squadra guidata dall’Ex D’Aversa che qualche sassolini aveva desiderio di toglierselo dalla scarpa.
Quando fu esonerato il Lecce pur vivendo un periodo no era in una situazione ben diversa da quanto lo è oggi dopo dodici giornate giocate e solo nove punti guadagnati. Il primo tempo della gara di ieri è stato un rivedere quanto di negativo il Lecce ha spesso fatto.
Pur conquistando il possesso palla, ma l’Empoli proprio sul non possesso palla fa perno per vivere una classifica tranquilla. Tenere il pallone fra i piedi ma non riuscire ad imbastire un’azione degna di tal nome, giocare sempre ben lontani dall’area di rigore avversaria, arrivare sempre secondi nei contrasti sono prerogative che non portano da nessuna parte e mi pare che Gotti non stia riuscendo a trovare un sistema per ovviare a tutto ciò.
Per questo il Lecce è il peggiore attacco dei cinque più importanti tornei europei a cui poi, ovvio, si unisce il numero, rilevante, di reti subite e il quadro generale rischia di diventare da grigio, nero. Alla fine Pierotti è riuscito a togliere le castagne dal fuoco forse salvando la panchina a mister Gotti (cosa alquano improbabile) che nel dopo partita si è mostrato molto sereno ed imperturbabile (come sempre).
Io credo che la formazione iniziale decisa dal mister fosse poco equilibrata oltre al fatto che Oudin, ripescato da Gotti non è riuscito a svolgere i compiti assegnatigli e poi a peggiorare tutto, ma forse alla fine è stato un colpo di fortuna, si è infortunato Banda dando via libera a Pierotti.
L’argentino arrivato a Lecce piano piano era riuscito a conquistare il posto da titolare nelle ultimissime gare, dando buoni risultati ma Gotti, ieri, ha preferito puntare ancora una vola su Banda (evidentemente non del tutto a posto) per cercare di scardinare il sistema difensivo empolese, uno dei migliori del campionato.
Mi chiedo, però, come si può puntare ad andare in gol se non ci si avvicina neppure all’area di rigore?
Qualcosa di diverso si è vista quando, ma è passato un altro quarto d’ora, mister Gotti ha madato in campo al posto di un assente Oudin e di un non a suo completo agio Ramadani, Sansone e Coulibaly.
L’uno e l’altro con Pierotti, Dorgu, Krstović hanno finalmente occupato l’area avversaria nelle azioni d’attacco portate e l’Empoli è entrato in ambasce. Una nota va fatta per Gaspar che in due occasioni ha fatto scudo col proprio corpo salvando la rete leccese.
Il gol del pareggio ha dato maggiore carica e consapevolezza ai giallorossi che avrebbero potuto segnare ancora con Sansone e Krstović conquistando una vittoria che sembrava sino a quasi l’80’ un miraggio.
Alla fine è terminata in pareggio e così la classifica è stata mossa. Basterà? Qualche nuvolone incombe ed a noi non resta che aspettare.
Eugenio Luciani
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