LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO: LECCE vs INTER
Un Inter fortissima anche con le seconde linee sbanca Lecce e cuce il 90% della stella del decimo scudetto
In tempi meno globali quando si presentavano partite come quella sostenuta dal Lecce ieri ci si rifaceva alla storia di Davide e Golia con tutto quello che segue.
Ieri contro un Inter che era ben lungi dall’essere quella titolarissima (ben sette giocatori diversi rispetto al solito) si poteva chiamare in causa non un Davide ma cento e il risultato non sarebbe cambiato.
Troppo divario tra le due formazioni scese in campo ma soprattutto, bisogna riconoscerlo, troppo ma proprio troppo forte l’Inter. Proprio dai prescelti da Inzaghi per poter concedere un turno di riposo a qualche elemento più spesso impiegato sono venuti fuori gli acuti più importanti.
Così Autero non ha fatto rimpiangere il portiere titolare e poi anche tutti gli altri hanno reso come se fossero loro i titolari inamovibili di quest’Inter che si avvia a conquistare il suo ventesimo scudetto e chissà che non riesca anche a brindare in Coppa visto che Inzaghi è uno specialista avendone vinte già più di qualcuna.
Ed il Lecce? Ha fatto quello che poteva; ha scelto (il suo allenatore) di affrontare a viso aperto l’avversario e nel primo tempo ha dato anche la bella sensazione di poter riuscire nel compito punzecchiando la difesa migliore del campionato senza però andare a segno.
Hanno incassato una quaterna di gol i giallorossi trafitti da azioni velocissime di ripartenza degli avversari che però è bene ribadirlo sono specialisti a livello europeo di quel tipo di gioco.
Certo come attenuante, non proposta dagli interessati ma di cui bisogna tener conto, c’è che proprio contro il migliore attacco del torneo il Lecce ha dovuto mettere in campo una coppia di centrali non abituata a giocare insieme e con Baschirotto che per quanto erculeo non può aver accusato qualche problemino dalla rapida guarigione dall’influenza.
Forse con ieri è passato il momento peggiore del calendario toccato ai giallorossi e questo deve portare tutti a non lasciarsi abbattere dalla prossima partita e poi per le due successive (Frosinone, Verona e Salernitana) c’è la possibilità di incamerare quei punti che saranno utili ad avvicinare il traguardo della salvezza.
Ci sarà da lavorare e da soffrire sul campo ed in tribuna ma nulla ci impedisce di pensare che il bel Lecce visto in diverse occasioni non torni a risplendere e conquistare quel traguardo cui tutti puntiamo e che società, squadra e tifosi dimostrano con i fatti di poter ottenere e di meritare per le fortune di tutto il Salento.
Eugenio Luciani
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