LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO LECCE vs SALERNITANA
Krstovic e Strefezza, appena entrato, mandano il Lecce nelle alte sfera della classifica
La prima cosa che viene in mente dopo il match di ieri sera è che ci siamo addormentati tutti alle 20.50 per risvegliarci dopo oltre cento minuti facendo un sogno che tutti conserveremo nella mente e nel cuore.
Con la partita iniziata da solo sei minuti Krstovic è riuscito in ciò che solo Chevanton era riuscito a fare andare in gol due volte di seguito nelle prime due partite in giallorosso. Una scoperta che se manterrà le promesse potrebbe essere il nuovo Hjulmand del fuituro (non sul campo, ma al calcio mercato).
Krstovic colpisce di testa ed insacca la prima rete
Su un cross perfetto di Gendrey, sempre molto attivo, ma ieri un po’ di più, viene sfruttato come meglio non poteva essere dalla giovane scoperta di Corvino che di testa, come a Firenze, ha schizzato il pallone facendolo terminare in fondo al sacco della porta avversaria.
Gendrey in azione
Il match era iniziato con una sorpresa non da poco, D’Aversa sceglie un modulo che si avvicina molto più al 4-2-3-1 che al classico giallorosso 4.3.3 escludendo il capitano Strefezza (in panchina con fascia sul braccio di Baschirotto) e lascia fuori anche Gonzalez per fare posto a Kaba come mezzala a protezione della difesa con Ramadami e Krstovic come unica punta avanzata che però non deve dimenticare di tornare a dare una mano in caso di difficoltà.
La partenza è al fulmicotone e la Salernitana traballa e poi subisce il gol denunciando qualche limite nel proporsi per cercare di recuperare.
Il Lecce conduce il gioco e lo fa senza tema di sbagliare, ovvero, applica quanto studiato in settimana inaridendo le fonti avversarie e promovendo le proprie ambizioni grazie alle continue scorribande di Banda che sembra indiavolato e lo si ferma solo con falli talvolta non visti da un Massimi poco vicino alla sufficienza.
Il primo tempo scorre così con qualche tentativo leccese e un paio di timide reazioni granata.
La ripresa è più o meno sullo stesso binario anche se, con alcuni cambi effettuati, Sosa ha cercato di rivitalizzare i suoi.
Cambi, opportuni, li ha fatti anche D’Aversa che al posto di Kaba e Rafia che hanno dato già tutto manda in campo Gonzalez e Blin per mantenere quel controllo della gara che sembrava poter essere incrinato.
Strefezza batte il rigore del 2-0 con la Salernitana
In ossequio alle nuove regole ed in virtù di un lungo intervento del Var in occasione del calcio di rigore accordato quando si era al 106° minuto di gioco la partita è terminata al 115° minuto consegnando al Lecce la seconda vittoria in campionato davanti ai suoi quasi trentamila tifosi impazziti di gioia per una tripletta di risultati che bisogna andare indietro di molti anni per trovare di nuovo.
Bisogna dire, per essere giusti ed onesti, che la Dea Bendata anche ieri ci ha dato una mano con un palo clamoroso colpito da Cabral su deviazione di Falcone, strepitoso nell’occasione. Ma si sa la Fortuna aiuta gli audaci e sino a quando il Lecce lo sarà speriamo che il proverbia valga sempre. Meglio di cosi non si può.
Eugenio Luciani
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