LA PARTITA VISTA IL GIORNO DOPO – Salernitana vs Lecce
CEESAY E STREFEZZA CONFENZIONANO IL PRIMO REGALO PER I TIFOSI
Ma i protagonisti di ieri a Salerno sono tutti i sedici calciatori scesi in campo. Il Lecce sta crescendo e diventa sempre più “squadra”.
È stato sorprendente il Lecce che ha sbancato Salerno, questo il giudizio a caldo subito dopo aver seguito la partita che opponeva i giallorossi a quelli che solo qualche giorno addietro hanno messo il bavaglio alla Juve a casa sua.
Sorprendete perché ha adottato, appunto a sorpresa, una rettifica al proprio abituale modo di contrastare l’avversario, così come del resto ha confermato, con il proprio commento, il vice Baroni mister Del Rosso.
“Abbiamo scelto di rinunciare alla pressione alta e fare, invece densità medio bassa” queste le parole di Del Rosso, che tradotte in lingua semplice significa: piuttosto che attaccare l’avversario gli abbiamo creato una barriera a centrocampo per poi colpire in contropiede.
In pratica abbassando il proprio baricentro (a proposito chissà quanto sono rimasti amareggiati i trecento tifosi baresi accorsi a sostenere i granata pur di dare un dispiacere ai leccesi…) il Lecce ha attirato l’avversrio che avanzando ed allungando le distanze tra i reparti ha lasciato tanto campo alle frecce giallorosse non solo del trio d’attacco ma anche dei due esterni di centrocampo. Così facendo la difesa dei padroni di casa è rimasta esposta alle scorribande innescate di lanci lunghi e precisi di Hjulmand, Pezzella e Gendrey per Ceesay, Di Francesco, mai visto così pimpante, e Banda ma anche di Gonzales e Askildsen.
Così facendo la Salernitana ha ottenuto un maggior possesso palla ma è stato il Lecce ad andare più spesso e più pericolosamente alla conclusione (19 tiri Lecce 7 Salernitana) costruendo almeno quattro palle gol (oltre a quelle realizzate).
Un Lecce che ha sfiorato la perfezione con i reparti sempre corti gli esterni che pendolavano con perfetta scelta di tempo così sempre molto sincroni sono stati gli scambi di posizione; e poi è da sottolineare la prova precisa, puntuale e di una semplicità di movimenti davvero da grande giocatore di Pongracic che ha conferito a tutto il reparto quella sicurezza che di sicuro darà ottimi frutti in futuri.
Studiata la tattica restava da metterla in atto ed in ciò Hjulmand e compagni sono stati davvero bravi perché sono sempre riusciti a fare ciò che avevano intensione di fare: bloccare l’iniziativa dell’avversario e ripartire subito lanciando, come una faretra lascia partire la freccia, il compagno più avanzato perché attaccasse in velocità la difesa avversaria sempre faccia alla porta.
Già perché il modulo di gioco adottato non è stato un ormai tramontato “catenaccio” ma una scelta di applicare a seconda delle circostanze un modo o un altro per sorprendere (appunto) l’avversario.
I giallorossi hanno dimostrato di aver anche grande freddezza perché subire inopinatamente il gol del pari dei padroni di casa solo per una disgraziatissima deviazione nella propria porta da uno dei suoi poteva minare la volontà di portare a casa un buon risultato, ed invece, grazie anche alle opportune sostituzioni dettate dalla panchina, la squadra ha ripreso vitalità e con Strefezza ha aumentato il tasso tecnico della squadra.
E proprio un gran bel gol del brasiliano ha dato al Lecce questa prima vittoria in campionato che, conquistata in trasferta e su un campo difficile contro una formazione data in salute, è davvero basilare per il prossimo cammino da fare. Non sarà facile ma se i ragazzi continueranno a mantenere le belle caratteristiche messe in mostra ieri e di conseguenza la tensione diverrà minore di sicuro tutto sarà possibile, ed i tifosi salentini saranno ben ripagati dei loro sacrifici nel seguire sempre e ovunque il loro amato Lecce.
Intanto, per Lecce e Salernitana già da oggi è scattata la pausa per gli impegni della Nazionale, si torna in campo ad ottobre: la squadra di Nicola farà visita al Sassuolo mentre i ragazzi di Baroni ospiteranno la Cremonese.
Eugenio Luciani
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