LA “PLANT MEMORIAE” DI DELL’ANGELO CUSTODE NEL CUORE DEL CIMITERO
Sabato 2 novembre (ore 15:30) la messa per i defunti celebrata da mons. Fernando Filograna
I neretini che in questi giorni a cavallo del 2 novembre, la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, andranno a trovare i propri cari al cimitero comunale, saranno accolti da un ingresso più ordinato e decoroso. È stata completata da poco, infatti, la minuziosa opera di manutenzione dei tre cancelli principali dell’entrata di via Cimitero, affidati alle sapienti mani di Daniele Dell’Angelo Custode, artigiano e scultore dell’acciaio che ha riportato a nuova vita gli storici manufatti, ormai corrosi e instabili. In particolare, è stata effettuata una zincatura e una verniciatura, oltre al recupero dei fregi, restituiti alle colorazioni originarie (verde per le edere e rosso porpora per le stole).
Ma la vera novità è la realizzazione, sempre da parte di Daniele Dell’Angelo Custode, di una splendida croce in corten e acciaio, collocata nel cuore del cimitero in sostituzione della vecchia croce in ferro, quasi completamente arrugginita e pericolosa. “Plant Memoriae” (Pianta della Memoria), questo il nome dell’opera, indica un organismo vivo che genera la memoria di coloro che riposano nel cimitero, una memoria viva che si fa presenza e che è indicata dalla croce in acciaio che dona luce all’opera e parla di “oltre”. La croce ha un significato sia per la coscienza laica (un’esperienza di ingiustizia e di martirio subito per aver destabilizzato le coscienze e l’ordine costituito) che per quella cristiana (la croce non dice morte ma dice vita, amore, perché insegna a non chiederci “perché” morire, ma “per chi” vivere). “L’opera – scrive don Giuseppe Venneri, direttore della Caritas della Diocesi Nardò-Gallipoli – è un albero esploso verso coloro che entrano nel cimitero. Accoglie tutti senza giudizio, senza remore. È un albero in cui si innestano tutte le vite di coloro che riposano in quel luogo e come rami traggono un nutrimento che sa di eternità e i cui frutti non sta a noi gustare”.
Infine, il basamento che ospitava la vecchia croce è stato completamente ristrutturato dalla società cooperativa Agm di Andrea e Giovanni Maceri che gratuitamente hanno offerto la propria opera riqualificando la superficie con un piano di travertino che ora ospita “Plant Memoriae”. Gli stessi artigiani hanno riqualificato anche la statua della pietà in cemento, collocata nei pressi, opera di Antonio Grasso, resa quasi irriconoscibile dai segni del tempo.
“Ci sembrava giusto – dice il consigliere delegato ai Servizi Cimiteriali Gianluca Fedele – restituire al cimitero il decoro necessario alla vigilia del 2 novembre, con due interventi molto significativi. Una forma di rispetto, di attenzione, verso la città e i neretini che non ci sono più, che l’amministrazione esegue grazie all’opera di artigiani e artisti bravi e sensibili come Daniele Dell’Angelo Custode, Andrea e Giovanni Maceri. Quello che occorre rimarcare è che finalmente le risorse rivenienti dalle concessioni cimiteriali vengono utilizzate abbondantemente per opere e servizi all’interno del cimitero stesso, opere e servizi ben visibili e peraltro attesi da anni, come ad esempio la copertura frangisole sul lotto Durante e appunto i cancelli”.
Come ogni anno, sabato 2 novembre sarà celebrata (ore 15:30) all’interno del cimitero da Sua Eccellenza mons. Fernando Filograna, la rituale messa di commemorazione dei defunti. Tutti i cittadini ovviamente sono invitati a partecipare. In caso di pioggia, la celebrazione si terrà alla stessa ora all’interno della basilica cattedrale.