LA REGIONE STANZIA 11/MILIONI PER IL “DIRITTO ALLO STUDIO” IN PUGLIA
Su proposta dell’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo, è stato approvato, dal Consiglio Regionale, il Piano regionale per il Diritto allo studio per l’anno 2019. Esso prevede uno stanziamento di 10milioni e 800mila euro destinato ad «interventi di primaria importanza finalizzati alla promozione e al sostegno di azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio degli alunni pugliesi di ogni ordine e grado». Sono stati concessi contributi per il servizio mensa, servizio trasporto, interventi vari, gestione scuole dell’infanzia paritarie senza fini di lucro convenzionate con i Comuni, acquisto scuolabus e interventi straordinari.
Per la mensa scolastica è stato previsto il contributo di euro 0,45 per ogni pasto preventivato dai Comuni, per un massimo di 180 giorni. L’importo totale per il servizio gestito dai Comuni è di 6.018.354 euro, mentre quello per il servizio mensa svolto nelle scuole dell’infanzia paritarie convenzionate con i Comuni è di 553.272 euro. Per il trasporto scolastico garantito dai Comuni sono stati assegnati complessivamente 1.899.081 euro. Il criterio per la quantificazione dei contributi regionali per “Interventi vari», come l’acquisto di sussidi scolastici e speciali sussidi e attrezzature didattiche per disabili, è stato quello di assegnare, qualora richiesto, un contributo di 1 euro per il numero degli alunni delle scuole dei singoli Comuni. A 24 Comuni che occupano le prime posizioni della graduatoria sono stati concessi contributi per acquisto scuolabus fino ad un massimo di 40.000 euro. Contributi di gestione sono stati destinati alle scuole dell’infanzia paritarie private e degli Enti locali (916 euro a sezione), per un importo totale di 800mila euro.
“L’attenzione che riserviamo ai nostri alunni e al sistema regionale dell’istruzione è sempre massima – ha affermato l’assessore Leo – e siamo convinti, fra l’altro, che l’obiettivo di incrementare il tempo di permanenza degli studenti nelle istituzioni scolastiche incida non poco sulla riduzione del rischio di dispersione scolastica”.