LA SOLIDARIETÀ NEI CONFRONTI DEL DR. ROLLO
Attestati di solidarietà da parte del Sindaco di Lecce, dell’Arcivescovo monsignor Seccia ed altri
“In attesa che venga chiarita la natura e l’origine delle minacce, occorre affermare che un gesto simile, seppur motivato da una preoccupazione lavorativa, non può che essere definito vile, inquietante e inaccettabile”. Così il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. Il quale, prosegue: “Anche perché l’esito di una vicenda, quella della stabilizzazione dei precari, non dipende certo da decisioni di singoli ma da leggi e procedure precise al cui rispetto nessuno può sottrarsi.
Mi auguro che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili, nell’interesse soprattutto di quei lavoratori che, sono certo, mai avrebbero voluto che la loro vicenda fosse oggetto di un atto così vile. A Rodolfo e alla sua famiglia, comprensibilmente provati da quanto accaduto – conclude il primo cittadino -, va la mia piena solidarietà e un abbraccio affettuoso, come ho avuto modo di dirgli chiamandolo al telefono”.
***
“La notizia della grave intimidazione ai danni del dott. Rodolfo Rollo e della sua famiglia – ha dichiarato in serata l’arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia – mi ha lasciato sgomento non solo per le intollerabili modalità con cui è avvenuto ma soprattutto per le motivazioni che hanno accompagnato un simile gesto.
Le minacce, linguaggio tipico di una cultura criminale – ha osservato Seccia – che non è certamente caratteristico del nostro popolo buono e generoso, non possono essere l’espediente per sostituire gli strumenti tipici della concertazione, ossia il dialogo aperto ed eventualmente una trattativa equilibrata nel libero e totale rispetto dei diritti di tutti. Né, tantomeno, il rischio di un licenziamento può indurre a gesti che tutti dobbiamo imparare a censurare con franchezza e onestà intellettuale.
“Mentre con fermezza condanno il deplorevole atto intimidatorio – ha concluso l’arcivescovo -, con tutta la comunità diocesana mi stringo in segno di stima, solidarietà e vicinanza al dottor Rollo, alla moglie e ai suoi figli. Conosco bene lo spessore morale del direttore e anche la professionalità e la competenza con cui guida la nostra Asl e soprattutto con quale concreto spirito di abnegazione si sia speso, nel delicato ruolo che riveste, nei momenti più bui che questa pandemia ci ha riservato: gli auguro di ritrovare presto la serenità smarrita per continuare a lavorare con il consueto apprezzato impegno al servizio di tutta la comunità salentina”.
***
Luigino Sergio, amministratore unico di Sanitaservice Lecce, rivolge un messaggio di solidarietà nei confronti di Rollo: “Non è tollerabile che qualcuno possa pensare di forzare l’operato della pubblica amministrazione con atti intimidatori. Al direttore generale rivolgo la mia ampia e incondizionata solidarietà sottolineando che la violenza, come pure la prevaricazione, non possono mai essere giustificate, ma tanto più quando a essere colpiti sono uomini e donne che lavorano per dare servizi prioritari alla popolazione”.
***
Giovanni Migliore, presidente di Fiaso e direttore generale del Policlinico di Bari. “Al direttore generale della Asl di Lecce va la piena solidarietà della Federazione italiana delle Aziende sanitarie e ospedaliere per le gravi e intollerabili minacce ricevute. Chi è alla guida di una azienda sanitaria ha il delicato compito di tutelare le esigenze di salute pubblica osservando leggi e norme nel massimo rispetto della legalità. Nessuna scorciatoia né alcuna corsia preferenziale sono possibili per le procedure di reclutamento. Condanniamo le intimidazioni ed esprimiamo vicinanza al collega Rollo”.
***
Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani e presidente di Movimento regione Salento. “L’episodio dei due bossoli di pistola in una busta, accompagnata da un messaggio anonimo, è agghiacciante”, commenta. “Esprimo la mia massima solidarietà al direttore vittima del vile gesto a scopo intimidatorio. Spero che il colpevole sia assicurato alla giustizia in tempi brevissimi. È inaccettabile e intollerabile che qualcuno possa pensare di ottenere un vantaggio con le minacce e con la violenza. Al direttore Rollo, che invito a continuare ad andare avanti a testa alta, lavorando con l’impegno e con la determinazione di sempre, va il mio incondizionato sostegno”.