LABORATORI ANALISI CON MENO RISORSE
MANCA : Dall’assalto alla diligenza (di storica memoria) all’assalto degli ospedali. il risultato? i pugliesi pagano di più e hanno meno servizi”
Il vice presidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca, evidenzia i disagi degli utenti che devono effettuare prelievi di sangue
“L’assalto alla diligenza è finito”. Così l’assessore alla Sanità della giunta Vendola, Tommaso Fiore, definì, in maniera poco elegante e ai limiti dell’insulto, l’entrata in vigore della famigerata legge regionale 1500 da lui fortemente voluta nel lontano 2010. Un provvedimento che di fatto tagliava della metà il budget già esiguo ai laboratori privati convenzionati. Il risultato di quella disastrosa legge regionale, unica in Italia, è sotto gli occhi e soprattutto sulla pelle dei cittadini salentini che, non potendosi più rivolgere alle strutture convenzionate di riferimento, affollano quotidianamente le strutture pubbliche ed in particolare l’Ospedale Vito Fazzi già oberato da mille problemi interni, da mancanza cronica di personale e con circa mille pazienti da assistere.
Perché se da un lato l’assessore Fiore toglieva risorse ai convenzionati esterni senza una giusta causa, non potenziava conseguentemente i laboratori pubblici, con personale adeguato alla maggiore richiesta da parte dei cittadini. Negli anni questa criticità è andata aumentando fino ad arrivare sino ai giorni nostri con casi limite come quello di aspettare ore solo per fare un prelievo e con tempi biblici per la consegna dei referti.
La conclusione di tutto ciò è, che i laboratori convenzionati non possono soddisfare l’enorme richiesta di accertamenti clinici per i tagli sopra indicati, la struttura pubblica non si è adeguata né con strumentazioni, né con personale, all’aumentata richiesta di esami. A pagare tutta questa penosa situazione sono sempre i cittadini che pagano le tasse, senza avere un’adeguata e dignitosa assistenza sanitaria.