L’AMMINISTRAZIONE SALVEMINI SNOBBA IL MERCATINO DELLE ETNIE
Paolo Perrone a sostegno del consorzio di commercianti e artigiani del sito di Settelacquare
“È grave che l’amministrazione Salvemini non abbia alcuna considerazione del mercatino delle arti e delle etnie di viale Aldo Moro e del consorzio che riunisce gli operatori di quel sito”. A sollevare il problema è il capogruppo di Direzione Italia a Lecce Paolo Perrone che difende le legittime aspettative del consorzio dei commercianti e degli artigiani del sito di Settelacquare, che reclamano più attenzione da parte della città e dell’amministrazione comunale.
“Non vorrei – continua – che invece di valorizzare e rilanciare questa realtà, sia in atto un tentativo, più o meno consapevole, di portare lentamente alla morte il mercatino, vanificando la bellezza di un luogo così originale dal punto di vista commerciale e dell’aggregazione. Negli ultimi mesi sono accaduti diversi episodi significativi. Intanto la mancata autorizzazione da parte del Comune all’evento della festa dei santi patroni al mercatino, straordinariamente partecipato lo scorso anno. Una scelta inspiegabile per una iniziativa che aveva funzionato benissimo. Poi la programmazione di appuntamenti per le festività natalizie stilata dal consorzio, prima sollecitata da Palazzo Carafa e poi non inserita nel calendario ufficiale degli eventi di Natale del Comune. Anche in questo caso non si comprende bene perché. Infine, la manifestazione forse più nota, collaudata e fortunata del mercatino, cioè il Capodanno dei Popoli, simbolo di integrazione e di diversità culturale in una città dalla connotazione multietnica, che è stato clamorosamente snobbato a favore di un evento simile e organizzato altrove, probabilmente da persone più vicine al sindaco e a questa maggioranza.
Quindi – si chiede Perrone – Salvemini snobba il mercatino a favore di altre cose? Se due indizi fanno una prova, direi che tre non lasciano spazio a pensieri e conclusioni diverse. Il mercatino delle arti e delle etnie, uno spicchio della Lecce multietnica di cui soprattutto questa amministrazione si riempie la bocca, non rientra evidentemente nelle priorità di chi governa Lecce e, anzi, è soggetto a un maldestro tentativo di soffocamento. In quel mercatino, oltre a uno spazio di scambio, di convivialità e di aggregazione, ci sono tanti piccoli artigiani e commercianti che meriterebbero ben altro trattamento, che non sono una presenza ingombrante e che a questo punto sembrano avere il destino segnato. Speriamo proprio non sia così”.