L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO
L’UOMO DELLE LEGGENDE di Kenneth Johnson
“L’uomo delle leggende” è un romanzo epico, di azione e tensione, imperdibile, incatena alle pagine col suo messaggio bellissimo.
Johnson da maestro della fiction, con le serie alle quali ha lavorato, ha tenuto compagnia a tantissime persone, alimentando i sogni dei bambini e non, con personaggi positivi, difficoltà da superare, avventura ed intraprendenza. In questo fantathriller ritroviamo nella scrittura la magia dello schermo: le parole corrono e le immagini si formano nella mente, per un’immersione totalizzante nella storia.
La trama si spande su duemila anni di vicissitudini e l’inizio è una folgorazione con tanti salti e istantanee di momenti. Può disorientare, ma anche stuzzicare la curiosità e, se vi lasciate andare perdendovi nel flusso del tempo che è caotico solo in apparenza, verrete trasportati in una narrazione che non vorrete abbandonare.
Partendo da Will, l’incredibile e carismatico protagonista, tutte le figure principali del romanzo daranno il loro personale contributo con capitoli dove si alterneranno nella narrazione, offrendo le loro esperienze e i propri individuali punti di vista, anche su uno stesso momento. Per il lettore ne uscirà una panoramica esaustiva, spettacolare, atta a espandere al massimo l’emozione e l’empatia. Ogni difficoltà, dolore, inciampo, ma pure la speranza, il desiderio, la volontà in una libertà o l’ossessione di una cattura, saranno nostre, sentimenti chiari e vibranti come se li provassimo direttamente. Amplificati al massimo sono sussulti genuini, scatenati dalla varia umanità rappresentata. I grandi nomi del passato ci cammineranno di fianco, esattamente come i tanti qualunque che accostiamo nel presente, in una commistione di tempi che diviene un quadro sfaccettato, dove ogni dettaglio è importante e legato in un vero grande disegno.
Will muta e apprende nei tantissimi anni di vita, e quante domande ci facciamo su di lui, su quale sia la sua vera identità, quale il tremendo peccato commesso. E’ un andare, un vagare che cela un segreto, una illuminazione che va oltre la religione, ed è qui che sta il messaggio esaltante del romanzo. Non mancano capitoli di vera tensione, di timore per le sorti del protagonista e per determinati personaggi che lo affiancano. Conosceremo anche un antagonista terreno e un altro sovrannaturale: due figure che dietro superbia e malvagità nascondo un lato tragico, che condurrà ad una resa dei conti tesissima e commovente.
“L’uomo delle leggende” ha fatto scaturire in me una chiara immagine metaforica dello scritto: Will è il tronco di un grandioso albero e tutti gli incontri che fa, chi con lui si rapporta in maniera più potente o lo sfiora marginalmente, di questo albero diventa i rami, ogni elemento di un unico corpo vivente, pulsante, che tende verso il futuro. E’ un’opera corale e il perché di questa definizione lo capirete leggendo.
“L’uomo delle leggende” è la narrazione di uno, che diviene il racconto di molti, anche di chi lo legge. Una lettura da vivere, che fa riflettere, volare e sperare.