L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO
TUCHULCHA di Enzo Milano
Un romanzo appassionante, di atmosfere e tensione. “Tuchulcha” è storia, esoterismo, azione e orrore. La scrittura di Enzo Marino è trascinante, scorrevole, un continuo invito a proseguire, ad entrare nella dimensione della storia per scoprirne i segreti e affrontare tutti i pericoli che ciò comporta.
Un paese isolato, Montecastello, luogo di pace e tranquillità, perfetto per ritemprarsi e rinascere; una dimora nobiliare in rovina che domina i dintorni, pochi paesani diffidenti verso le novità e un paio di forestieri che, per diversi motivi, arrivano da lontano. Atmosfere gialle, che i boschi incombenti, presto ammantano di mistero.
I personaggi sono ben creati, delineati in modo che il lettore li possa accostare e comprendere. Hanno dei segreti, demoni nascosti contro i quali combattere. Mutevoli anche, perché nessuno rimane come lo abbiamo conosciuto all’inizio. Ciò che nascosto corre nel bosco e scorre nelle fondamenta del paese, si insinua, sussurra, aspetta pronto a balzare alla gola ed a infettare con la sua antica malvagità.
“Tuchulcha” ha un ritmo dinamico, in crescendo. Passa da una relativa tranquillità pregna di promesse, a una discesa verso il baratro dove i nodi vengono al pettine, per innalzarsi in un finale forsennato, sorprendente, da brividi.
E’ una lettura che non stanca, ma affascina, grazie alla contaminazione di storia antica, di dei dimenticati ai più, ma presenti per alcuni e molto più reali e mortali di quanto si possa pensare.
Lasciate da parte la ragione, in questa trama ci si muove a tentoni in un mondo impensabile, inimmaginabile, perché tremendo ed oscuro.
L’avidità è un potente motore che muove la trama, finché non arriva la follia della violenza che, come un morbo, dilaga per il borgo.
La considerazione che l’uomo sia il predatore di se stesso discende con naturalezza, mentre capitolo dopo capitolo ci lasciamo appassionare dalla narrazione. Le sorprese non mancano, dalla metà dello scritto si fanno incalzanti, tanto che non si sa più di chi fidarsi e da chi guardarsi. Non resta altro che seguire con fiducia il sentiero impostato dall’autore, per un narrazione che lascerà soddisfatti gli estimatori del thriller che si confonde nell’horror.
“Tuchulcha”: certe cose non muoiono mai e chi crede di poterle controllare è solo un illuso.
Appassionate romanzo tutto da scoprire.