L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO
INGIUSTIZIA È FATTA di Maurizio Preti
“Ingiustizia è fatta” è un romanzo appassionante, che incatena alle pagine e fa riflettere. Possiede la struttura di un giallo, e permette di approfondire diversi temi. E’ esposto con chiarezza, senza togliere nulla al mistero o alla tensione.
Maurizio Preti possiede una bella penna, capace di descrizioni di impatto, che accendono la mente e fanno vivere le scene. Di questo ne abbiamo accortezza già dalle prime pagine, dove ci troviamo immersi in una devastante situazione di guerra. Il luogo è il Kosovo, ma al di là della situazione in oggetto, ciò che l’autore porta di fronte agli occhi del lettore è l’insensatezza della battaglia. Pochi decidono il destino di molti, e quei pochi non sono nemmeno direttamente coinvolti. Gli innocenti soffrono, i soldati ubbidiscono e, accanto a loro, uomini che si sono trovati solo nel posto sbagliato, che barattano la vita per un’idea di patriottismo e difesa. Sono pagine forti, che ci legano al libro e da qui si può solo continuare, per scoprire a cosa porterà un simile inizio.
Entriamo così in un’atmosfera di segreti celati e verità negate. Il giallo è servito e con esso tutti i personaggi che lo rendono dinamico, umano e vivibile.
Anche nella creazione delle figure della sua opera, Preti dimostra di caratterizzarle con cura e attenzione. Li descrive, li racconta e li fa agire, alcuni sono leggeri, bizzarri e stravaganti, altri carismatici, altri ancora fanno nascere sentimenti di diffidenza e sospetto.
Si percepisce il sarcasmo in alcune scene, l’amarezza verso quella deferenza regalata ai potenti e alle personalità di spicco solo in virtù della posizione sociale, non per reali meriti personali. E’ una scelta narrativa che avvicina molto la finzione letteraria al reale, permettendo di riflettere e di confrontarsi, dando quel sapore di possibile che piace.
Non mancano le morti in “Ingiustizia è fatta” e di conseguenza la parte investigativa, con l’indagine affidata a un commissario intelligente, capace, sopra le righe e un po’ scomodo ai capi, ma dai meriti indubbi. Cajumi, che verrà chiamato a investigare da principio in un ambito esoterico/truffaldino, è un personaggio davvero piacevole. Si fa in fretta a sentirlo affine e a seguirlo con passione.
Presenti e ben contestualizzati sono i dialoghi. Dinamici, sostenuti, regalano un ritmo piacevole da seguire, mentre i capitoli si susseguono rinnovando l’interesse e la curiosità.
Il finale, lo avrete già intuito dalla trama, esula dagli schemi del giallo classico, ma si avvicina più al reale, in perfetta linea con lo stile voluto per quest’opera.
“Ingiustizia è fatta” avvince e convince. E’ una lettura un po’ diversa, che non vi deluderà.