L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO
LA GUERRIERA E LA SACERDOTESSA di Maddalena Tosi
Un romanzo delicato e forte insieme, che unisce in sé il mondo dell’urban fantasy accostandolo alla valenza di una favola, grazie al messaggio che porta tra le pagine.
La scrittura di Maddalena Tosi è immediata, raggiunge direttamente il cuore del lettore, parlandogli con la chiarezza dei “C’era una volta…”, anche se, nel suo scritto, si trasforma in un “Ci sarà un giorno…”. Scorrevole, corretta, carezzevole, si dimostra linguaggio adatto a tutti, dai più giovani ai più esperti viaggiatori letterari.
E’ un futuro distopico quello descritto nel romanzo, un girone infernale dove i soldi ed il potere che da essi deriva, sono l’unico fine agognato, concesso e perseguibile. Non è un caso se l’autrice decide di chiamare Mr Money, nomen omen, l’uomo più importante che agisce sotto la luce del sole, marionetta di propaganda mossa da chi nell’ombra sibila ordini, distrugge i cuori e fomenta l’odio.
Un pianeta diviso tra chi è utile alla produttività e chi non lo è, un muro alto ed invalicabile che è espressione di una vita dura, arida, sterile.
Ma l’uomo è ribelle, così è sempre stato e sempre sarà: la Tosi ci mostra una guerra spietata, celata, ma in corso, tra chi ancora ha la speranza di un mondo diverso e chi, al contrario, del mondo vuole solo la distruzione. Bene e male divengono la dicotomia che muove la trama, che narra di un paradiso perduto che torna accessibile ai meritevoli, e di un esiliato che nutre un rancore così grande da infettare chi gli si accosta.
Odiare è più facile che amare. Rassegnarsi è più semplice che lottare. Una regola da infrangere, un dogma da abbattere e i personaggi che andiamo ad incontrare lo sanno bene. Divisi nettamente tra i due schieramenti, sono facili da riconoscere. Figure ben delineate, in equilibrio gli uni con gli altri, perché se qualcuno dubita da un lato, dall’altro un cuore batte in dissonanza, un ordine che l’autrice intreccia in modo solo apparentemente casuale. Le protagoniste sono affascinanti, diverse eppure indivisibili, sostegno l’una dell’altra, metafora che tutto è possibile se accanto a noi c’è qualcuno pronto a sostenerci quando vacilliamo, a farci sorridere quando piangiamo, a ricordarci che non siamo soli.
Non troverete battaglie epiche di spade e guerrieri in questo scritto. La guerra è più sottile, si muove nel campo delle anime, delle intenzioni e delle buone o malvagie azioni, ma forse proprio perché meno spettacolare, risulta più terribile e definitiva. Non esistono mezze misure, o si vince e si rinasce, oppure si perde e finisce tutto.
“La guerriera e la sacerdotessa” rientra tra i romanzi di formazione, perché al suo interno troviamo un cammino di cambiamento e consapevolezza, unito ad un monito che diviene denuncia verso una società tesa al raggiungimento di obiettivi sbagliati, sempre più amorali. Quello che ci viene raccontato potrà forse apparire esagerato, una conseguenza estrema, ma in realtà, tolti gli aggettivi fantastici, ci accorgiamo che è molto più vicino al reale di quanto ci piacerebbe pensare.
Lettura d’evasione che diviene romanzo per riflettere “La guerriera e la sacerdotessa” vi regalerà ore di lettura con quel guizzo in più che ci lega alla nostra, odierna, verità.