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L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

MALEDIZIONE GONZAGA di G. L. Barone

Barone è una certezza, i suoi romanzi sono appassionanti e coinvolgenti e la trama di “Maledizione Gonzaga” promette, per l’opera numero sedici dell’autore, azione, avventura e sorprese.

La scrittura di Barone è da subito confidente. Nelle sue frasi si sta comodi e il ritmo è subito alto. Scorrevole, con descrizioni puntuali, ma inserite nella narrazione così bene che tutto fila in maniera invitante come un fiume fresco e rigenerante, il primo approccio è con una situazione avanzata e disperata.
Da lì il filo della narrazione si riavvolge ed entriamo nel vivo del libro.

La storia si tinge delle tinte oscure del thriller, tra morti e soprattutto intrighi, perché nulla più del passato della nostra bella Italia, con i suoi diversi stati, ducati e città principe, si presta a sotterfugi, alleanze e doppi giochi. Barone è capace di rendere tutto chiaro, di mescolare con sapienza i fatti veri e verificabili con la sua fantasia, riempiendo i naturali vuoti con trame che hanno il sapore del possibile, rendendo al lettore naturale immergersi in una narrazione tridimensionale e credibile.

In “Maledizione Gonzaga” ci troviamo con un presente narrativo dove si svolgono gli eventi, frutto di trame e azioni seminate sessanta e trenta anni prima. L’autore non perde mai il controllo della sua storia e la rende avvincente presentando un mistero fitto, rivelando mano a mano indizi e lasciando il ruolo principale all’azione e ai suoi personaggi.

I protagonisti sono figure carismatiche, che si mostrano in tutte le loro sfaccettature. Barone non li racconta, ma permette al lettore di conoscerli attraverso le azioni, i discorsi. Così i caratteri si svelano e siamo ancora più invogliati a seguirli nella vicenda. Preponderanti sono i personaggi maschili, come ci si aspetta che sia in un romanzo storico, ma non mancano personaggi femminili di spessore, che mostrano indipendenza e intraprendenza. Donne che hanno la fiducia dei potenti, che sono scaltre, intelligenti e propositive; seducenti perché hanno trovato una loro dimensione di libertà, vere eroine con ruoli cruciali, non semplici gregarie, nemmeno mere ombre sullo sfondo.

“Maledizione Gonzaga” gioca con l’arte, con le leggende del territorio tra Mantova e il Lago di Garda, sussurra di eresie e di soprannaturale, parole e suggestioni dietro cui si nascondono gli intrighi dei potenti, perché non c’è demone peggiore dell’uomo stesso.

Teso e avvincente, è un romanzo dinamico, che conquista e lascia davvero soddisfatti.

luciani.2006@libero.it

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