L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO
AL SUO BARBIERE EINSTEIN LA RACCONTAVA COSÌ di Robert L. Wolke
Un piacevole libro di risposte scientifiche ai quesiti più comuni. Quasi cento domande a cui l’autore fornisce risposte semplici e precise, comprensibili da tutti. La scienza è ovunque e le domande sul mondo circostante sono poste da grandi e piccini, una serie di spiegazioni di fenomeni in cui ci si imbatte tutti i giorni come l’acustica, la gravità, il moto e la temperatura.
– E’ più freddo il Polo Nord o il Polo Sud?
– Perché gli uccelli non vengono fulminati quando si appollaiano sui fili dell’alta tensione?
– In fondo al pozzo di una miniera peserei meno che in superficie?
– Perché i cubetti di ghiaccio sono più opachi nel mezzo che ai bordi?
– Perché il mare è blu?
– Se riuscissi andare in un automobile più veloce del suono, riuscirei ancora a sentire la radio?
Queste sono solo alcune delle domande che trovano accoglienza e risposta nel libro di Wolke. Eccone un breve brano:
«So quello che state pensando. Pensate: “Einstein ha mai avuto un barbiere?”.
Avete visto le sue fotografie, vero? Ed è perfettamente chiaro che il grand’uomo dedicava molto più tempo a coltivare l’interno della sua testa che l’esterno.
Ma questo libro non parla di barbieri, e neppure molto di Einstein (il suo nome compare solo quattro volte). E’ un libro di pettegolezzi scientifici, il genere di cose di cui Einstein potrebbe aver parlato con il suo barbiere: cose semplici, banali forse per il grande scienziato, ma che il resto di noi può essere curioso di conoscere.
Esistono molti libri ameni di divulgazione scientifica, per i giovani lettori; ma non sono solo i bambini a chiedersi “perché?” o “come?”. La curiosità non finisce con l’infanzia, e neppure il genuino divertimento di capire il perché dei fenomeni».