L’ANGOLO DEL LIBRO

L’ANGOLO DEL LIBRO

LUNA ROSSO SANGUE di Antonio Lanzetta

Torna Lanzetta e dalle prime pagine di “ Luna rosso sangue” la scrittura ci avvolge, intrigante, ricca di sussurri e suggestioni che catturano l’attenzione.

Dell’autore ho letto tutto, dalla prima trilogia agli altri romanzi, che sono sempre thriller, che sono diversi, alcuni collegati altri no, ma ormai ho capito che la sua produzione ha un filo sottile e sotterraneo che è la sua originale cifra stilistica: il bene e il male, due facce della stessa medaglia su cui Antonio indaga, scava; la natura, coi boschi e le montagne, i riti antichi che creano superstizioni corteggiando il paranormale, quando è tutto molto umano, dove c’è lotta, dolore, fragilità e follia.

 Luna rosso sangue” è scritto in due piani temporali, con gli stessi protagonisti. Capitoli al passato e altri al presente si alternano per raccontarci la storia di due ragazze che sono morte, di due fratelli che la vita e le circostanze ha trasformato in uomini ai margini, che vivono di espedienti, ma possiedono un codice morale e un senso di giustizia ben precisi. La storia di Pietro e Tony prende da subito e le pagine corrono, lasciandoci scoprire personaggi profondi, sfaccettati che sono semplici da seguire, da conoscere, ma non tutti lo sono da capire. Alcuni hanno maschere, che sono sottili o così pesanti e spesse da spegnere la luce e far vivere in un’oscurità tentacolare, che può avere solo sviluppi nefasti.

Mi piace molto come i legami famigliari e di amicizia si mescolino a indagini fuori dagli schemi. Da una parte questo romanzo è fresco e parla di ragazzi con tutto il futuro davanti, messi davanti a difficoltà e imprevisti molto più grandi di loro; dall’altra ci sono uomini disillusi, con un debito nei confronti di quelli che erano, con la forza e la possibilità di svelare i segreti del passato, capire ciò che non era stato compreso e chiudere i cerchi lasciati aperti. Il passato ha echi nel presente, che attendono di essere riconosciuti, ascoltati e risolti.

Mi è spiaciuto arrivare alla fine del romanzo. Avrei voluto restare ancora in compagnia di Pietro, Tony e Paolo, in questa lettura dinamica, ritmata e piena di sorprese. Chissà, magari un giorno li ritroverò, perché se la vicenda ha una fine, altre porte lasciano aperte possibilità di un seguito.

La certezza è che con Lanzetta non si rimane delusi.

luciani.2006@libero.it

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