I LAVORI ESEGUITI DALLA TAP PROVOCANO DANNI NON RIPARATI
Ieri la notizia dei lavori eseguiti per conto della TAP oggi il resoconto dei danni arrecati dai mezzi utilizzati per farli. Rami spezzati, altri tagliati, residui di ogni genere tracce di cigolati transitati e la pineta di San Basilio subisce un altro sfregio in barba a vincoli di ogni genere. Così si presentava la pineta dopo i lavori di carotaggio
La denuncia è del Comitato No Tap, che sottolinea come questa non solo sia zona a vincolo paesaggistico poiché ricadente nell’area entro gli 8 km dal mare, ma sia anche ZPS, zona di protezione speciale. Lungo il sentiero percorso nella giornata di giovedì da un cingolato ed un camion, di cui sul terreno sabbioso sono ben evidenti i segni del passaggio, i mezzi hanno travolto i rami di pini ed arbusti della macchia mediterranea, tranciandoli, come spiega Gianluca Maggiore, presidente del comitato. La multinazionale ha fatto sapere che quello che si sta procedendo a fare non solo è previsto nel progetto ma che ha anche ricevuto l’ok dal Ministero. Si tratta di trivellazioni per installare un piezometro, apparecchio che consente di misurare le caratteristiche della falda acquifera. Quello che si sta procedendo ad installare è esattamente il numero 8, l’ultimo previsto dal progetto.
Il sindaco Marco Potì si è lamentato del fatto che l’amministrazione comunale non sia stata avvisata di quest’attività: “L’autorizzazione paesaggistica per i carotaggi a suo tempo rilasciata (nel 2015) -dice il primo cittadino- demandava il potere di controllo e monitoraggio a noi. Invece quest’attività ci era sconosciuta.
Nella mattinata odierna è poi arrivata una pec con relativa documentazione da Tap.
Ma non si fa così -dice il sindaco di Melendugno- Non possono darci comunicazione il giorno dopo aver eseguito i lavori”.