LAVORI SU VIALE LEOPARDI E VIALE JAPIGIA: LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUZZACI
«Pini non compatibili con i lavori e la sicurezza degli utenti. Con progetto finanziato dal PNRR, piantumeremo il doppio di nuove essenze che ben si sposano con ambiente urbano»
In questi giorni sono in corso di svolgimento i lavori per il rifacimento di strade e marciapiedi su viale Japigia e viale Leopardi, che rientrano in uno dei lotti per la mitigazione del rischio idrogeologico attraverso la riqualificazione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali. Il lotto interessa le aree adiacenti a San Sabino, Piazza Mazzini e Via Leuca.
L’intervento prevede il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, da anni sconnessi e oggetto di segnalazioni per i pericoli legati alla circolazione automobilistica e pedonale. Sconnessioni spesso causate dalle radici dei pini presenti lungo i viali, che vanno ad impattare anche sui sottoservizi stradali (condotte dell’elettricità e impianto fognario). Si è resa necessaria, quindi, la rimozione di alcuni esemplari, 20 in totale, incompatibili con i lavori e con la sicurezza e l’accessibilità degli utenti. Ad affiancare la direzione lavori è stato incaricato un agronomo, Bruno Vaglio, come assistente specialista in arboricoltura urbana, che ha redatto la relazione preventiva all’avvio del cantiere, nella quale sono state individuate le alberature da rimuovere, riservandosi – di concerto con gli uffici e la direzione lavori – di valutare ulteriori rimozioni nel caso in cui, dovendo intervenire sulle radici, risultasse compromessa la staticità dei pini.
Su viale Leopardi e viale Japigia (e per tutto il perimetro della circonvallazione) l’Amministrazione comunale ha già ottenuto il finanziamento, nell’ambito del Pnrr, del progetto “Riqualificazione ecologica della circonvallazione cittadina”, che prevede la piantumazione di nuovi alberi e arbusti, nuovo arredo urbano, piste ciclabili, attraversamenti pedonali, segnaletica luminosa, marciapiedi, fermate del trasporto pubblico. Il progetto, destinato a rendere accessibili, sicure e verdi le vie della circonvallazione, ha avuto uno stanziamento di 6,5 milioni di euro e si trova in fase di progettazione definitiva. Inoltre, sul fronte della pianificazione del verde pubblico, il Comune è al lavoro per la redazione del censimento del patrimonio arboreo, del regolamento e del Piano del verde urbano, che vedrà coinvolte le associazioni e la consulta comunale Ambiente.
«Il tema degli alberi di pino presenti nei contesti urbani – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci – coinvolge non solo Lecce ma tutte le città italiane, alle prese con alberature piantate decenni fa e che oggi, nella fase più avanzata del loro ciclo di vita, provocano non solo il dissesto di strade e marciapiedi, a causa delle loro radici superficiali, ma anche pericoli per l’incolumità pubblica dovuti alla fragilità dei rami e del tronco. Nel caso dei viali Leopardi e Japigia abbiamo incaricato un agronomo specializzato che ha affiancato i progettisti e il direttore dei lavori per valutare la possibilità di conservare almeno alcune delle alberature, come è avvenuto. Ad essere rimossi sono infatti solo i pini che sono stati ritenuti incompatibili con la sicurezza e i lavori e quelli che, dati gli interventi di sistemazione di strade e marciapiedi, avrebbero vista compromessa la loro staticità, a danno della sicurezza dei passanti. Insommma, abbiamo compiuto tutti i passi e le valutazioni necessarie, fornendo dettagliate spiegazioni a tutte le associazioni che ci hanno chiesto le ragioni delle rimozioni, forti anche del fatto che, con il progetto di riqualificazione ambientale della circonvallazione, piantumeremo il doppio degli alberi ora presenti, andando a posizionare sui viali alberature compatibili con l’ambiente urbano. Siamo impegnati, dunque, ad aumentare, e non a diminuire, la quantità di alberature in città. Sono consapevole che il momento della rimozione delle vecchie alberature non è un momento felice, neanche per chi svolge i lavori, ma dobbiamo essere consapevoli e fiduciosi del lavoro di riqualificazione ambientale già in programma».