LE DONNE NELLA STORIA: AGATHA CHRISTIE
Seconda parte segue dal 25 marzo 2022
Scrisse il suo primo romanzo poliziesco, Poirot a Styles Court, che ebbe come protagonista Hercule Poirot, un ex ufficiale di polizia belga noto per i suoi “magnifici baffi” e la testa a forma d’uovo. Poirot si era rifugiato in Gran Bretagna dopo che il Belgio era stato invaso dai tedeschi. L’ispirazione di Christie per il personaggio derivò dai molti rifugiati belgi e dai soldati belgi che ebbe in cura come infermiera. Nel 1916 iniziò a lavorare a Poirot a Styles Court. Il suo manoscritto originale fu respinto da case editrici come Hodder & Stoughton e Methuen Publishing. Dopo aver tenuto il manoscritto per diversi mesi, John Lane di The Bodley Head si offrì di accettarlo, a condizione che la Christie cambiasse il finale. Lo fece e firmò un contratto che in seguito sentì essere molto svantaggioso. Il libro venne finalmente pubblicato nel 1920
Christie, nel frattempo, si stabilizzò nella vita coniugale e diede alla luce la sua unica figlia, Rosalind Margaret, ad Ashfield nell’agosto del 1919, dove la coppia trascorse gran parte del tempo, avendo pochi amici a Londra.
Il suo secondo romanzo Avversario segreto (1922), di nuovo pubblicato da The Bodley Head, presentò la nuova coppia di detective Tommy e Tuppence. L’opera le valse 50 sterline. Il suo terzo romanzo, Aiuto, Poirot! (1923), ha per protagonista Hercule Poirot, così come le storie brevi commissionate da Bruce Ingram, editore della rivista The Sketch.
Dovendo girare il mondo, visto che il marito lavorava nella promozione dell’Esposizione dell’Impero Britannico, la coppia lasciò la figlia Rosalind con la madre e la sorella di Agatha. Viaggiarono in Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda, e Hawaii. In Sudafrica impararono a praticare il surf e poi, a Waikiri, furono tra i primi inglesi a surfare in piedi.
Alla fine del 1926, Archie chiese ad Agatha il divorzio, essendosi innamorato di un’altra donna.
Quella stessa sera, verso le 21:45, la Christie scomparve da casa sua, lasciando dietro di sé una lettera per la sua segretaria dove diceva che sarebbe andata nello Yorkshire. La sua auto, una Morris Cowley, fu in seguito trovata a Newlands Corner, sopra una cava di gesso, con una patente di guida scaduta e dei vestiti.
La sua scomparsa causò molte domande tra il pubblico. Il segretario agli interni, William Joynson-Hicks, fece pressione sulla polizia e un giornale offrì una ricompensa di cento sterline. Oltre mille agenti di polizia, 15 000 volontari e diversi aerei perlustrarono il paesaggio rurale. Sir Arthur Conan Doyle giunse a regalare a una medium uno dei guanti della Christie per trovare la donna scomparsa. Dorothy L. Sayers visitò la casa nel Surrey, usando in seguito lo scenario nel suo libro Unnatural Death. La scomparsa di Christie venne descritta anche dalla prima pagina del New York Times. Nonostante la vasta ricerca non fu trovata per dieci giorni. Il 14 dicembre 1926, venne rintracciata presso lo Swan Hydropathic Hotel (oggi Old Swan Hotel) di Harrogate, nello Yorkshire, registrata come “signora Tressa Neele” (il cognome dell’amante del marito) da Città del Capo
L’autobiografia di Christie non fa riferimento alla sua scomparsa. Sebbene due medici le abbiano diagnosticato un’amnesia, l’opinione rimane divisa sul motivo per cui scomparve. La sua biografa Laura Thompson suggerì che Christie lo chiarì nei sei romanzi rosa che scrisse tra il 1930 e il 1956 con lo pseudonimo Mary Westmacott, in uno stile ben diverso dalle sue normali storie poliziesche Era infatti conosciuta per l’essere depressa a causa dal superlavoro letterario, per la morte di sua madre avvenuta all’inizio di quell’anno e per l’infedeltà di suo marito. La reazione pubblica dell’epoca fu in gran parte negativa, supponendo che fosse una trovata pubblicitaria o un tentativo di incastrare il marito per omicidio.
Il film di Michael Apted del 1979, Il segreto di Agatha Christie, presenta un “disclaimer” nei titoli di testa che afferma che ciò che segue è una soluzione immaginaria a un autentico mistero. Il film è interpretato da Vanessa Redgrave e Timothy Dalton nei panni rispettivamente di Agatha e Archie, e descrive la Christie che pianifica il suicidio in modo da incastrare l’amante di suo marito per il suo “omicidio”. Nel film un reporter americano, interpretato da Dustin Hoffman, la segue da vicino e interrompe il piano. Gli eredi di Christie intentarono una causa senza successo per impedire la distribuzione del film. L’autore Jared Cade intervistò numerosi testimoni e parenti per la sua simpatica biografia Agatha Christie and the Eleven Missing Days, rivista nel 2011.[24] Fornì prove sostanziali per suggerire che la scrittrice abbia pianificato l’evento per mettere in imbarazzo suo marito senza prevedere la melodrammatica escalation che ne sarebbe derivata.
I Christie divorziarono nel 1928, Archie si risposò mentre Agatha mantenne la custodia della figlia Rosalind e il cognome di Christie per la sua scrittura. Durante il loro matrimonio, aveva pubblicato sei romanzi, una raccolta di racconti e diversi racconti su riviste.
Ottavia Luciani
Fine seconda parte seguirà venerdì 8 aprile 2022