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LE DONNE NELLA STORIA: ANGELA MERKEL 

LE DONNE NELLA STORIA: ANGELA MERKEL 

ANGELA DOROTHEA KASNER MERKEL è nata il 17 luglio 1954 ad Amburgo ed è stata dal 22 novembre 2005 sino a pochi giorni addietro Cancelliera federale della Germania, ma al momento è ancora in carica in attesa che i partiti si mettano d’accordo sulla nomina del politico che assumerà tale importantissima carica non solo per la Germania ma per tutta l’Europa.

Donna politica di grande personalità la Merkel è figlia di figlia di Horst Kasner pastore luterano, e di Herlind Jentzsch, insegnante di inglese e latino, da cui forse ha ereditato la passione per la politica, visto che (la madre) fu membro del Partito Socialdemocratico. Uno dei nonni materni aveva origini polacche. Angela Kasner Merkel ha un fratello, Marcus (nato il 7/07/1957) e una sorella, Irene (nata il 19/08/1964).

Winifred Engelhardt , ex membro anziano dell’Unione Cristiano Democratica asserisce in un libro che la capacità della famiglia di viaggiare tranquillamente dalla Germania Est alla Germania Ovest, come anche il loro possesso di due automobili nella famiglia d’origine, porta alla conclusione che il padre di Angela Merkel avesse relazioni con il regime comunista, in quanto tali libertà per un pastore cristiano e alla sua famiglia sarebbero state normalmente impossibili nella RDT.

Come molti giovani connazionali, Angela fu membro del movimento giovanile socialista Libera Gioventù Tedesca; in seguito divenne membro dell’amministrazione del distretto e segretaria dell'”Agitprop” (agitazione e propaganda) presso l’Accademia delle Scienze di tale organizzazione. Non prese parte alla cerimonia di passaggio alla maggiore età, in voga nella Germania dell’Est, ma si sottopose invece al rito della Cresima in quanto osservante nella religione cristiano luterana.

Angela Merkel ha studiato fisica e successivamente ha frequentato e lavorato all’Istituto Centrale per la Chimica fisica dell’Accademia delle Scienze a Berlino sino al 1990. Angela Merkel, che parla correntemente il russo dopo aver conseguito il dottorato con una resi sulla chimica quantistica, ha continuato a operare nella ricerca.

Alla politica si avvicina nel 1989 con il nascente movimento democratico «Il popolo siamo noi» a seguito della caduta del Muro di Berlino, aderendo poi al nuovo partito Risveglio Democratico. Nel 1990 dopo le prime elezioni libere diventa portavoce dell’ultimo governo della Repubblica Democratica Tedesca, guidato da Lothar de Maiziere.

Alle prime elezioni avvenute dopo la riunificazione, nel dicembre 1990, venne eletta al Bundestag.

Il suo partito si è in seguito fuso con la CDU della Germania Ovest, e Angela Merkel è divenuta Ministra per le Donne e i Giovani nel governo Kohl. Nel 1994 è nominata Ministro per l’Ambiente e i Reattori.  Come una dei protetti di Kohl e come ministra più giovane del governo, si è conquistata il soprannome di das Mädchen (“la ragazza”).

Quando il governo Kohl fu sconfitto (1998) la Merkel venne nominata Segretaria-Generale della CDU. In questa posizione, portò una serie di vittorie dei Cristiano Democratici in sei delle sette elezioni, rompendo la supremazia della coalizione SPD-Verdi nel Bundesrat, il corpo legislativo che rappresenta i Länder. Dopo uno scandalo finanziario nel partito, che coinvolse lo stesso Kohl ed il suo successore Schauble, Angela Merkel criticò il suo ex mentore, Kohl, e avviò una nuova rinascita del partito senza di lui. Merkel fu eletta per sostituire Schäuble, divenendo la prima donna presidente del partito, il 10 aprile 2000. La sua elezione sorprese molti osservatori, e la sua personalità era in contrasto con il partito che aveva scelto di guidare: ella è infatti evangelica, per le sue origini protestanti della Germania del nord, mentre la CDU è un partito dominato da uomini, conservatore con forti radici cattoliche e con roccaforti nella Germania occidentale e meridionale.

Scelta dal popolo sfidante del Cancelliere Schroder, non fu appoggiata abbastanza dal suo stesso partito che le preferì Stoiber che fu sconfitto con un piccolo margine; la Merkel diventò anche leader dell’opposizione alla camera bassa del Parlamento

Angela Merkel sostenne un’agenda di riforme sul sistema economico e sociale tedesco, esprimendo posizioni di maggior favore verso l’apertura del mercato e della deregolamentazione, rispetto a quelle del suo partito (la CDU); promosse i cambiamenti delle norme regolatrici del mercato del lavoro, rimuovendo in particolare le barriere per il licenziamento e consentendo di aumentare le ore lavorative settimanali. Sostenne che le leggi esistenti rendevano il paese meno competitivo in quanto le imprese non potevano controllare i costi del lavoro nel periodo di contrazione del mercato. Angela Merkel spinse affinché l’abbandono dell’energia nucleare avvenisse meno velocemente di quanto previsto dal governo di Schröder.

Richiese inoltre fortemente un’alleanza transatlantica e l’amicizia tra Germania e Stati Uniti. In questi anni di opposizione la Merkel non mancò di prendere decisioni forti appoggiando ad esempio l’idea dell’invasione dell’Iraq, nel 2003, definendola come “azione inevitabile”. Criticò il sostegno del governo favorevole all’ingresso della Turchia nell’Unione Europea, preferendo, lei, invece un'”alleanza privilegiata”. Posizione difficile da assumere in un Paese dove i turchi, con circa 3 milioni di presenze, rappresentano la più grande comunità straniera del paese.

O.L.

Fine prima parte – seguirà il 15 ottobre 201

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