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LE DONNE NELLA STORIA. CASSATT MARY pittrice statunitense

LE DONNE NELLA STORIA. CASSATT MARY pittrice statunitense

Mary Stevenson Cassatt (Pittsburgh22 maggio 1844 – Château de Beaufresne14 giugno 1926) è stata una pittrice statunitense.

Segue da venerdì 02, 09 e 23 agosto 2024

In quell’anno Mary prepara due dipinti per la prima esposizione impressionista negli Stati Uniti, organizzata dal mercante d’arte Paul Durand-Ruel. La sua amica Louisine Elder nel 1883 aveva sposato Harry Havemeyer e, su consiglio di Mary, la coppia inizia a collezionare opere impressioniste. Gran parte della loro vasta collezione oggi si trova al Met di New York[30]. In questo periodo realizza diversi ritratti dei membri della sua famiglia, uno dei più noti dei quali è Ritratto di Alexander Cassatt e di suo figlio Robert Kelso (1885).

Il suo stile si evolve e si distacca dall’impressionismo in favore di un approccio alla pittura più semplice e diretto. Mary inizia anche ad esporre le proprie opere nelle gallerie di New York. Dopo il 1886 non si identifica più con alcun movimento artistico, sperimentando invece una varietà di tecniche diverse.

La popolarità di Mary Cassatt è principalmente dovuta ad una lunga serie di dipinti e stampe sul tema della madre con il figlio, realizzate con un tratto rigoroso, in cui i soggetti sono visti con tenerezza ma senza mai sconfinare nell’eccessivo sentimentalismo. La sua prima opera con tale tema di cui conosciamo la data è la puntasecca Gardner Held by His Mother (una copia datata gennaio/88 si trova alla New York Public Library)[31], anche se in precedenza aveva già dipinto qualche opera simile. Alcuni di questi lavori ritraggono i suoi parenti, amici o clienti, anche se negli anni successivi generalmente si serve di modelli professionisti per realizzare composizioni che spesso ricordano le Madonne con il bambino tipiche del Rinascimento italiano. Dopo il 1900 si concentra quasi esclusivamente su questo tipo di soggetto[32].

Nel 1891 realizza una serie di stampe a puntasecca e acquatinta originali e colorate, tra cui Woman Bathing e The Coiffure, ispirate alle opere dei maestri giapponesi che erano state esposte a Parigi l’anno precedente. Mary è attratta dalla semplicità e dalla trasparenza delle forme dell’arte giapponese e dall’abilità con cui vengono impiegati i gruppi di colori. Interpretandoli a suo modo, si serve soprattutto di colori a pastello delicati e luminosi, evitando invece il nero (un colore proibito tra gli impressionisti). A. Breeskin, dello Smithsonian Institution, osserva che queste stampe a colori “adesso si presentano come la sua produzione più originale… aggiungendo un nuovo capitolo alla storia delle arti grafiche… tecnicamente, come stampe a colori, non sono mai state superate.”[33]

Il decennio che va dal 1890 al 1900 è il momento più creativo della carriera di Mary, e quello in cui lavora di più. È molto maturata ed ha imparato a manifestare le proprie opinioni in maniera più diplomatica e meno tagliente. Diventa anche un modello per dei giovani artisti statunitensi che chiedono i suoi consigli. Tra questi Lucy A. Bacon, che Mary presenta a Camille Pissarro. Anche se il gruppo degli Impressionisti si è ormai sciolto, Mary resta comunque in contatto con alcuni di loro, tra cui Renoir, Monet e Pissarro[34]. Con l’arrivo del nuovo secolo diventa la consigliera di parecchi tra i principali collezionisti d’arte, ponendo come condizione che alla fine questi donassero le loro acquisizioni ai musei statunitensi. Anche se i suoi consigli sono ritenuti preziosi dai collezionisti, nel suo paese un vero riconoscimento del valore della sua arte tarda ad arrivare. Anche tra i membri della sua famiglia non è molto considerata ed è messa completamente in ombra dalla fama di suo fratello[35].

Il fratello di Mary, Alexander Cassatt (presidente delle Ferrovie della Pennsylvania dal 1899 fino alla sua morte) scompare nel 1906. Mary ne resta scossa, poiché erano molto legati, ma continua comunque ad essere molto attiva fino al 1910[36]. In questi anni nel suo lavoro si nota un crescente sentimentalismo; le sue opere sono popolari tra il pubblico e tra la critica, ma non sperimenta più nuove strade, e i suoi colleghi impressionisti, che una volta la stimolavano con le loro critiche, muoiono uno dopo l’altro. Non apprezza affatto le nuove correnti artistiche come il post-impressionismo, il fauvismo e il cubismo[37].

Un viaggio in Egitto fatto nel 1910 entusiasma Mary grazie alla bellezza delle antiche opere d’arte che vede, ma subito dopo l’artista viene colta da una crisi creativa; non solo stanchissima per il viaggio, si dichiara anche “schiacciata dalla potenza della sua arte” dicendo “Ho lottato contro di lei, ma mi ha conquistato, è senza dubbio la più grande forma d’arte che il passato ci abbia lasciato… come possono le mie deboli mani dipingere l’effetto che ha avuto su di me.”[38] Nel 1911 si ammala di diabetereumatisminevralgia e cataratta: per un periodo non rallenta il suo lavoro, ma dopo il 1914 è costretta a smettere di dipingere perché è diventata quasi cieca. Ha comunque la forza di abbracciare la causa del voto alle donne e, nel 1915, presenta 18 opere ad un’esposizione organizzata per supportare il movimento.

Muore il 14 giugno 1926 a Château de Beaufresne, vicino a Parigi, e viene sepolta nella tomba di famiglia a Mesnil-Théribus.

In segno di riconoscimento per il suo contributo alle arti la Francia, nel 1904, l’aveva premiata con la Legion d’onore.

Alla sua figura è stata dedicata un film tv Mary Cassatt: An American Impressionist di Richard Mozer (1999).

Fine

luciani.2006@libero.it

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