HomeLe donne nella storiaLE DONNE NELLA STORIA – COLETTE

LE DONNE NELLA STORIA – COLETTE

LE DONNE NELLA STORIA – COLETTE

COLETTE pseudonimo di Sidonie-Gabrielle Colette scrittrice-attrice francese 

Segue dall’8, 15 e 22 novembre 2024

Nel1906 Colette diventa compagna e protetta di “Missy”, pseudonimo della marchesa Matilde de Morny, una delle protagoniste del bel mondo e del demi-monde parigino, nota per il suo lesbismo che manifesta vestendosi da uomo. Colette, aiutata da Missy e determinata a intraprendere una carriera teatrale da mima-danzatrice, si separa da Willy e cambia domicilio. Cercando di chiarire una volta per tutte il suo orientamento sessuale, Colette definì il suo un “ermafroditismo mentale”, dichiarando: “Non possiamo mai portare abbastanza crepuscolo, silenzio e gravità per circondare l’abbraccio di due donne”.

Nel 1907 al Moulin Rouge, durante la messa in scena della pantomima Rêve d’Égypte, Colette e Missy danno scandalo baciandosi con passione sul palco: dopo la seconda rappresentazione il prefetto Lépine vieterà lo spettacolo. Lo stesso anno Colette e Willy si separano legalmente e Colette fa pubblicare, a firma di “Colette Willy”, il romanzo Il rifugio sentimentale (La Retraite sentimentale): questo romanzo è l’ultimo atto della saga delle Claudine, nel quale l’autrice prende le distanze dall’ideale di coppia proposto nei precedenti quattro e nel quale il personaggio di “Renaud”, marito di “Claudine”, muore. Lo stesso anno, i rapporti fra i due ex coniugi si fanno tesi allorquando Willy vende i diritti delle quattro Claudine e la proprietà campestre presso Besançon. Intanto Colette continua ad esibirsi a teatro.

Nel 1908 si fa notare dalla critica pubblicando su La Vie Parisienne dei testi, poi raccolti nel volume Viticci (Les Vrilles de la vigne), uno dei quali (Nuit blanche) tratta della sua relazione con Missy. Prosegue la carriera teatrale di Colette, che si esibisce anche nel ruolo di Claudine, e nel 1909 scrive e interpreta una commedia per il teatro dal titolo En camarades. Sacha Guitry la sceglie come protagonista di una sua commedia e con lei tiene una conferenza teatrale: negli anni Colette proseguirà quest’attività di conferenziera. Ha un nuovo amante, il ricco Auguste Hériot, e lo stesso anno è ammessa alla Société des Auteurs, intraprende così una serie di azioni legali contro il marito, che le fruttano, tra l’altro, l’inserimento del suo nome nella serie Claudine, una percentuale sulle vendite e i diritti dei due romanzi Minne che, dopo averli rielaborati e fusi in un unico romanzo, pubblica con il titolo L’ingenua libertina (L’Ingénue libertine).

Dopo il divorzio da Willy, nel 1910, Colette inizia le sue collaborazioni giornalistiche con il Paris-Journal e con Le Matin, ed è impegnata con una tournée teatrale. Esce a puntate, ne La Vie parisienne, La vagabonda (La Vagabonde), che riscuote un discreto successo di critica e pubblico. Protagonista è la trentatreenne Renée Néré (Renée significa “rinata”), la quale calca le scene dopo essere sfuggita a un matrimonio opprimente. Quando Renée sta per soccombere al “piacere voluttuoso” con Maxime, un suo insistente ammiratore – nonostante la loro profonda relazione non arrivi mai ad essere intima – decide di partire per una tournée di sei settimane, facendo intendere allo spasimante che al ritorno potranno finalmente coronare il loro sogno d’amore. Alla fine, dovendo decidere tra Maxime e la sua carriera di attrice, si rende conto di non essere ancora pronta a rinunciare alla vita da “vagabonda”, anche e soprattutto in senso sentimentale, nonché alla sua indipendenza. Colette stava descrivendo in questo modo la sua vita di allora: scrisse il libro mentre si esibiva in un tour di 32 città della Francia, con la sua valigetta per il trucco sulle ginocchia come scrivania.

Durante le vacanze estive Colette ammira le bellezze della Bretagna in una villa di Missy, che l’anno successivo le regalerà e sarà poi descritta nei suoi romanzi.

Il 1911 la vedrà impegnata in una tournée teatrale e, nella commedia Xantho chez les courtisanes, Colette si esibisce nuda e ingioiellata. Riceve una proposta di matrimonio da Heriot, ma si lega al barone Henry de Jouvenel, divorziato e con un figlio, Bertrand de Jouvenel. De Jouvenel, detto “Sidi”, è un giornalista politico e redattore capo de Le Matin: quando conosce Colette è legato a un’altra donna, una contessa. Dopo varie traversie e sotterfugi per liberarsi dai rispettivi amanti, Colette e Sidi vanno a vivere assieme. Nonostante l’influente posizione del compagno, la coppia ha delle difficoltà economiche. Colette quindi non interrompe il suo lavoro di attrice e continua a collaborare con i giornali con racconti e articoli, anche di cronaca.

Nell’autunno del 1912 muore Sido, sua madre. Incinta, Colette sposa in dicembre Henry de Jouvenel, diventando la baronessa de Jouvenel.

Fine quarta parte

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment