LE DONNE NELLA STORIA: MARGARET THATCHER (1925-2013)
Second parte Segue 10 dicembre 2021
MARGARET THATCHER (1925-2013)
Dopo la sconfitta alle elezioni nel 1974 decise di candidarsi per la leadership del partito e nel febbraio 1975 divenne leader del Partito Conservatore, la prima donna a ricoprire tale carica. Da leader dell’opposizione mantenne molti uomini di Heath nello Shadow Cabinet ma criticò la proposta del predecessore di dare maggiore autonomia alla Scozia cercando di convertire il partito alle sue visioni di politica monetaria (Supply-side economics).
Nel 1976 tenne un famoso discorso in cui attaccava duramente l’Unione Sovietica; un giornale russo ribatté nominandola “Железная леди”[14], che le valse il soprannome britannico iron lady, da allora sempre associato alla sua immagine. Nel 1978 una sua intervista le valse molti consensi, quando affermò che “i britannici sono davvero spaventati che questa nazione possa essere sommersa da persone con una cultura differente”; in seguito i sondaggi registrarono un balzo in avanti nei consensi del Partito Conservatore.
In quello stesso anno il governo laburista di James Callaghan si trovò in grave difficoltà a causa di scioperi, crescente disoccupazione e collasso dei servizi pubblici; i conservatori sfruttarono a loro vantaggio la situazione e alle elezioni del 1979 ottennero la maggioranza alla Camera dei Comuni: Margaret Thatcher divenne Primo ministro.
Il 4 maggio 1979, passò alla storia quale la prima donna a guidare il governo di un Paese europeo e dell’intero Occidente
Nonostante la non molta esperienza, in poco tempo mostrò a tutto il mondo la sua tenacia e le sue forti capacità di leadership. La Thatcher si definiva “una donna di convinzioni”, credeva che alla base della politica ci dovessero essere le idee messe in pratica nei programmi e nei progetti governativi, furono questi forti principi e convinzioni che la spronarono a non cambiare linea governativa in campo economico e sociale. Il 10 ottobre 1980 durante il congresso del Partito Conservatore dichiarò che “la signora non si volta!” rispondendo a tutti gli antagonisti, dentro e fuori del suo partito, che volevano tornare a una gestione statalista del Regno Unito.
La vita politica come guida dell’Inghilterra può dividersi in tre periodi: il primo mandato (1979-1983), il secondo mandato (1983-1987) ed infine Il terzo mandato e la caduta (1987-1990).
La Thatcher, durante i suoi mandati, fu odiata visceralmente da buona parte dei britannici non liberisti e ammirata dai più fervidi sostenitori del liberismo. Comunque sia, i governi successivi, sia conservatori sia laburisti hanno mantenuto gran parte delle sue riforme. Il 31 luglio 2011 è stata resa nota la chiusura, su richiesta della stessa Thatcher, del suo ufficio alla Camera dei Lord, organo parlamentare di cui faceva parte a vita, a seguito della nomina a Baronessa di Kesteven, dal 9 aprile 1992 a seguito del ritiro dalla Camera dei Comuni in tale data. La Thatcher non prendeva più parte alle sedute dei Lords ormai da anni, a causa dei problemi di salute.Il ritorno dei conservatori di David Cameron al governo, nel 2010, dopo 13 anni di governi laburisti, non ha visto un taglio così netto con il passato di thatcheriana memoria.
Alle elezioni generali del 1992 Margaret Thatcher non si ricandidò alla Camera dei Comuni, essendo stata nominata membro della Camera dei Lords col titolo di Baronessa di Kesteven.
Margaret Thatcher è morta nella sua suite presso l’Hotel Ritz nel centro di Londra la mattina dell’8 aprile 2013 all’età di 87 anni, colpita da un ictus
Ottavia Luciani