LE DONNE NELLA STORIA – MARY WORTLEY MONTAGU
Lady Mary Wortley Montagu (Holme Pierrepont) nata a Thoresby Hall il 26 maggio 1689 morta a Londra 21 agosto 1762 è stata una aristocratica inglese scrittrice e poetessa.
Seconda parte segue dal 22 marzo 2024
Nel 1739 Lady Mary lasciò suo marito e andò all’estero, ma nonostante ciò la coppia continuò una cordiale e affettuosa corrispondenza, sebbene i due non si siano più incontrati. Nel 1740, a Firenze incontrò Horace Walpole, che ne ritrasse, esasperandoli, i modi eccentrici in alcuni scritti. Invaghitasi di Francesco Algarotti, visse con lui per circa un anno, dopodiché si separarono a causa di impegni diplomatici di entrambi. Lady Mary visse ad Avignane per quattro anni e una decina in luoghi incantevoli nei dintorni di Brescia, a Gottolengo e a Lovere, sul Lago d’iseo. A quest’ultima fase della sua vita risale il Ritratto di proprietà della parrocchia di Santa Maria Assunta a Lovere (già in Palazzo Bazzini) che la ritrae in età avanzata. Fu poi a Venezia, dove entrò in contrasto con il console Murray di cui parla anche Casanova.
Lady Mary Wortley Montagu sovvertì le convenzioni del tempo introducendo l’inoculazione del vaiolo nella medicina occidentale, dopo esserne stata testimone durante i suoi viaggi e la permanenza nell’Imppero Ottomano. Durante la permanenza nell’Impero ottomano aveva avuto la possibilità di visitare le donne segregate nella zenana, stanza riservate alle donne, intrecciando amicizie e apprendendo i costumi turchi. Durante queste visite fu testimone della pratica dell’inoculazione contro il vaiolo o variolazione, che ella chiamò “innesto” e descrisse in molte delle sue lettere. La variolazione utilizzava virus vivi presi dal pus raccolto dalle pustole del vaiolo in casi lievi della malattia e li introduceva in una scarificazione della cute di individui non affetti per promuovere l’immunità verso la malattia.[5] Il fratello di Lady Mary era morto di vaiolo nel 1713 e la famosa bellezza di Mary Wortley era stata deturpata dalla malattia nel 1715.
Lady Mary era ansiosa di proteggere i suoi bambini, pertanto nel marzo 1718 fece inoculare il figlio di quasi cinque anni con l’aiuto del chirurgo dell’ambasciata Charles Maitland. Al rientro a Londra ella promosse la pratica della variolizzazione con entusiasmo, ma incontrò molta resistenza da parte della classe medica perché la pratica apparteneva alla tradizione popolare di un paese orientale. Nell’aprile 1721, quando un’epidemia di vaiolo colpì l’Inghilterra, fece inoculare la figlia dallo stesso Charles Maitland, che aveva inoculato il figlio e diede risalto alla cosa. Anni dopo Edward Jenner, tredicenne quando Lady Mary morì, sviluppò la tecnica più sicura della vaccinazione utilizzando il vaiolo bovino anziché quello umano. Mano a mano che la vaccinazione prendeva piede la variolazione veniva, ovviamente, abbandonata.
Fine