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LE DONNE NELLA STORIA MOZONI ANNAMARIA

LE DONNE NELLA STORIA MOZONI ANNAMARIA

Anna Maria Mozzoni nata a Milano 5 maggio 1837 morta a Roma 14 giugno 1920 è stata una giornalista attivista dei diritti civili e pioniera del movimento di emancipazione delle donne in Italia.

Anna Maria Mozzoni

Terza parte segue dal 24 maggio 2024

 

Nel 1885, si recò a Portoferraio 8Usila d’Elba), per far visita all’anarchico Giovanni Passannante, condannato prima a morte e poi all’ergastolo per aver tentato di assassinare il re Umberto I. La Mozzoni col deputato Bertani che l’accompagnava rimasero scioccati dal trattamento disumano riservato al detenuto e lo denunciarono pubblicamente, provocando un immenso scalpore politico e mediatico. La giornalista scrisse un articolo intitolato Come muore Passannante che verrà pubblicato da Italia del Popolo e Il Messaggero; inoltre inviò una lettera al re sollecitandolo ad intervenire ma non avrà mai una risposta. Tuttavia, grazie alla Mozzoni e Bertani, l’anarchico venne sottoposto a perizia medica e, dichiarato insano di mente, fu trasferito in un manicomio in condizioni più dignitose.

Nel 1886, sposò il conte Malatesta Covo Simoni, più giovane di dieci anni. Il matrimonio durò solo sette anni ed ebbe effetti molto negativi sulla personalità di Anna Maria Mozzoni, soprattutto a causa degli strascichi giudiziari.

Si batté per tutta la vita per la concessione del voto alle donne, presentando mozioni al Parlamento Italiano nel 1877 e nel 1906. Nel 1878 rappresentò l’Italia al Congresso internazionale per i diritti delle donne di Parigi. L’anno seguente fondò a Milano la “Lega promotrice degli interessi femminili”.

Avvicinatasi al movimento socialista, nei primi anni del Novecento criticò le proposte di tutela del lavoro femminile sostenute da Anna Kuliscioff, convinta che avrebbero legittimato differenziazioni salariali e denunciando così l’assenza proprio nel PSI di una campagna autonoma per l’uguaglianza sociale tra i sessi.

Da allora, pur restando in buoni rapporti con i socialisti, Anna Maria Mozzoni, sempre fortemente impegnata per l’estensione del diritto di voto alle donne, si riportò su posizioni filo mazziniane, intervenendo nel 1901, al congresso costitutivo del Partito Mazziniano Italiano, guidato da Felice Albani e dalla moglie Adelaide Albani Tondi, anch’essa fervente emancipazionista e direttrice della rivista Fede Nuova, per la quale la Mozzoni scrisse diversi articoli.

Nel 1914, come la gran parte delle donne orbitanti intorno al repubblicanesimo italiano, la Mozzoni abbracciò la campagna interventista, guardando al Primo conflitto mondiale come al naturale compimento del processo risorgimentale.

Morì a 83 anni a Roma nel 1920.

 

Fine

luciani.2006@libero.it

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