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LE DONNE NELLA STORIA: RAFFAELLA CARRÀ

LE DONNE NELLA STORIA: RAFFAELLA CARRÀ

Sulla spinta emotiva creatasi in me di fronte alle innumerevoli manifestazioni di affetto e stima da parte non solo di personaggi, come Lei, dello spettacolo ma della gente comune, in lacrime, ed in fila per renderle omaggio nella camera ardente allestita presso il Comune di Roma, ho ritenuto quasi un obbligo, oggi, giorno dei suoi funerali, scrivere (modestamente) di Lei: la Raffa Nazionale.

Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni (Bologna 18 giugno 1943 – Roma 5 Luglio 2021) è stata un personaggio di primissimo piano nel mondo dello spettacolo in cui ha interpretato con grande maestria tutti i ruoli: cantante, ballerina, attrice, conduttrice di programmi televisivi di successo come di grande successo sono stati i programmi di cui Lei stessa era autrice.

Definita la regina della televisione italiana, è stata presente nei palinsesti televisivi dalla fine degli anni sessanta fino alla sua morte. Durante la sua lunga carriera è diventata un’icona della musica e della televisione italiana, riscontrando grandi consensi anche all’estero, soprattutto in Spagna e America Latina

Nel corso della sua carriera, come dichiarato da lei stessa in un’intervista ha venduto oltre 60 milioni di dischi e, durante una puntata di Domenica In condotta da Pippo Baudo in cui era ospite, ha dichiarato di possedere 22 dischi tra platino e oro.

Nell’autunno 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex simbol europeo definendola «l’icona culturale che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso». Ciò sempre nella Sua estrema eleganza e semplicità gestuale che rendevano ogni cosa innocente.

Nasce a Bologna da padre romagnolo e da Iris Dellutri (1923-1987), di famiglia siciliana; i genitori, tuttavia, si separarono poco dopo le nozze e la piccola Raffaella passò gran parte della sua infanzia tra il bar del padre e la gelateria di Bellaria-Igea Marina. A soli otto anni lasciò la Romagna per proseguire gli studi direttamente a Roma, prima presso l’Accademia Nazionale di Danza, fondata dalla ballerina russaJia Ruskaja, poi al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Agli inizi degli anni cinquanta, partecipando come attrice bambina, a otto anni, prese parte al film di Mario Bonnard “Tormento del passato” (1952), un melodramma strappalacrime (filone all’epoca molto amato dal pubblico italiano) nel quale interpretò il personaggio infantile di Graziella. Tra il 1958 e il 1959 prese parte, con piccoli ruoli, ad altri tre film.

Ottavia Luciani

 

Fine prima parte (segue venerdì 16 luglio 2021)

redazione.lecceoggi@gmail.com

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