HomePoliticaLE MARINE NON SIANO UN DIBATTITO ESTIVO: ECCO COME POTREMMO USARE LA TASSA DI SOGGIORNO

LE MARINE NON SIANO UN DIBATTITO ESTIVO: ECCO COME POTREMMO USARE LA TASSA DI SOGGIORNO

LE MARINE NON SIANO UN DIBATTITO ESTIVO: ECCO COME POTREMMO USARE LA TASSA DI SOGGIORNO

torre-chianca

Lecce città d’arte sul mare.

Vuol dire trasporti gratis per le marine, defiscalizzazioni ed investimenti.

Gli imprenditori vanno incoraggiati e sostenuti: abbiamo l’oro in casa, tutto l’anno o quasi.

È per noi necessaria l’istituzione dell’Assessorato alle Marine e l’ausilio di una consulta propositiva permanente, per definire priorità e tempi di attuazione, coerentemente con le risorse disponibili e con i progetti europei attivabili per colmare un gap infrastrutturale di urbanizzazione primaria e secondaria.

La città rurale, dei parchi e delle marine, dev’essere valorizzata oltre che da concerti, mostre, fiere e spettacoli anche da eventi internazionali sportivi, come l’orienteering, il kitesurf, la vela, il nuoto per le gare di gran fondo, il canottaggio, la pesca sportiva. La Darsena di San Cataldo e l’Area di Acquatina devono diventare anche la “casa degli sport acquatici”.

Dobbiamo e possiamo favorire la fruizione delle marine anche da parte dei turisti, che potrebbero raggiungerle grazie al servizio di trasporto pubblico, per loro gratuito, con corsa di andata e ritorno, esibendo la ricevuta della tassa di soggiorno. Sarà tra l’altro un modo per combattere l’abusivismo dei B&B e la tassa di soggiorno sarà per le marine e per i borghi linfa vitale.

Il nostro progetto intende preservare la bellezza del nostro territorio incentivando il recupero/rifunzionalizzazione delle masserie e favorendo la produttività agricola delle colture locali, rendendola fortemente interconnessa con l’enogastronomia e il turismo rurale.

Le Marine di Lecce possono essere luoghi in cui vivere tutto l’anno, in maniera sostenibile e con servizi efficienti. Da raggiungere facilmente dal centro città, con collegamenti pubblici e piste ciclabili, anche grazie al servizio di bike sharing, fruibile nei nostri progetti a partire dalla Torre di Belloluogo, dal centro storico, da piazza Ludovico Ariosto e dalla Trax Road.

Intendiamo suggerire, in continuità con quanto già fatto per il centro storico, per il Quartiere Stadio e per altri quartieri urbani, un intervento complesso di rigenerazione urbana che dia vita al Parco delle Marine.

Il Parco delle Marine valorizzerebbe la natura selvaggia della costa leccese, la sua indole agricola e la vocazione turistica, conformemente con le previsioni del Piano Coste che bisogna completare in tempi brevi. Grazie a una politica di defiscalizzazione dei tributi locali, si può favorire una nuova economia dell’ospitalità, quindi nuove opportunità occupazionali legate al mare, alla natura e al tempo libero, guardando ai diversi segmenti turistici (balneare, sportivo, rurale, enogastronomico, culturale, naturalistico, scientifico).

È fondamentale la pulizia di spiagge e canali e dotare l’area di impianti di videosorveglianza, come suggerisce MPL.

Si deve favorire l’impiego di materiali sostenibili e di energie rinnovabili, nonchè l’installazione di segnaletica e cartellonistica coordinata e integrata nel paesaggio. Le marine devono vivere di eventi promossi da associazioni culturali e sportive, in collaborazione con il Comune, calendarizzati durante tutto l’anno; e devono essere protagoniste anche della festa patronale.

Sono queste le nostre priorità per ridare vita a San Cataldo, Frigole, Spiaggiabella, Torre Chianca e Torre Rinalda.

Per San Cataldo vogliamo un lungomare ecocompatibile con una pista ciclabile che inizi dalla darsena e si ricongiunga con il lungomare già esistente e, con ponticelli in legno, garantisca l’accesso dei disabili a mare. Sono inaccettabili i ritardi dei lavori di adeguamento funzionale della Darsena di San Cataldo, che dev’essere dragata periodicamente dalla poseidonia grazie ad un sistema di pompe e ventole; la posidonia recuperata, se non inquinata, può essere riutilizzata per il ripascimento dunale. Nella piazza antistante la darsena può nascere un mercato ittico gestito dai pescatori locali, che sono una risorsa per il rilancio commerciale della marina; pensiamo ai mercatini dei prodotti tipici dell’artigianato locale da collocare sul lungomare.

Particolare attenzione dev’essere posta alla verifica del corretto funzionamento del sistema di depurazione e allo smaltimento dei reflui, da reimpiegare, opportunamente trattati, per l’irrigazione degli spazi verdi pubblici, dei giardini domestici e delle produzioni agricole. L’Ostello del sole ben gestito da privati, attraverso un bando pubblico, può rivivere.

Frigole ha bisogno di servizi a supporto della sua scuola e della collaborazione interistituzionale per ottenere la riapertura dell’ufficio postale. Sarebbe opportuna la costituzione di un “Tavolo azzurro” fra amministrazione comunale, Università del Salento, imprenditori/cooperative/associazioni del settore pesca e dei settori turismo e cultura per definire ed attuare un recupero funzionale dell’area del Bacino di Acquatina e della Darsena di Frigole. Il recupero deve prevedere interventi di acquacoltura sostenibile, valorizzazione dell’ittiturismo, attività sportive, culturali e turistico ricettive.

Spiaggiabella ha bisogno di interventi di riqualificazione della sua piazzetta.

Si possono intercettare risorse per la ristrutturazione e l’illuminazione artistica della torre cinquecentesca di Torre Chianca. Il Parco di Rauccio dev’essere visitabile attraverso un percorso ecocompatibile e valorizzato anche grazie alla collaborazione con la rete dei parchi.

MoviMenti

Associazione a supporto di Mauro Giliberti

redazione.lecceoggi@gmail.com

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