IL LECCE ACQUISTA FIDUCIA IN SE STESSO
Al San Paolo sono saliti in cattedra i nuovi con la conferma dei “vecchi” leoni giallorossi
La vittoria di ieri a Napoli, contro una squadra in forma che aveva ottenute vittorie importanti nelle ultime partite, ha restituito ai tifosi un Lecce in fiducia che ha riacquistato consapevolezza dei propri mezzi, non moltissimi, ma più che sufficienti a raggiungere il traguardo stagionale, per cui in campo, pur soffrendo, riesce poi ad imporre il proprio gioco che si basa su una filosofia da sempre dichiarata da Liverani “per salvarsi non è opportuno puntare sulla difesa ad oltranza, così facendo alla lunga perdi di sicuro”. Ed è vero e dimostrato ancora una volta dallo svolgersi della partita di ieri. Il Lecce ha sofferto, e parecchio anche, nei primi venti minuti quando non riuscendo a fare il gioco ad esso più congeniale ha subito nei propri trenta metri la pressione del Napoli che sembrava assatanato e pronto a sbranare la preda che aveva dinanzi.
Col sacrificio di tutti, invece, i giallorossi sono riusciti ad imbastire le prime due/tre sortite d’attacco e, come d’incanto, tutto è diventato più semplice. Le giocate non sono più state abbozzate ma portate a termine e da una di queste, imbastita da Saponara e Falco ha messo Lapadula nelle condizioni di segnare il suo primo gol di giornata.
Ma dicevo della “fiducia” rinata, subito il pareggio per uno dei pochi errori commessi, il Lecce non si è perduto d’animo ed è tornato ad aggredire gli “azzurri” costringendoli ad arretrare e nel loro momento migliore, colpendo una seconda volta. Possesso di palla prolungato, fitta serie di passaggi di prima e in maniera molto veloce per poi arrivare allo splendido cross di Falco per Lapadula che ha messo a sehno il secondo gol realizzando così la sua seconda doppietta in serie A.
Ad ulteriore conferma di quanto dico ecco il gol su punizione di Marco Mancosu (settimo gol in campionato). Dai trenta metri Macosu ha disegnato una parabola perfetta che si è insaccata nel sette della porta napoletana senza che Ospina potesse fare qualcosa.
Per concludere è doveroso dire che la vittoria di ieri, a mio modesto avviso, è da attribuire in gran parte alla scelta di Liverani di correggere la posizione dei suoi due trequartisti (Falco e Saponara). I due, rispettivamente uno a destra e l’altro a sinistra) hanno giocato largo per poi convergere al centro e questo ha scombussolato i piani di Gattuso e costretto la difesa ad allargarsi con i due “centrali” non protetti a sufficienza. I due gol di Lapadula, infatti, nascono da iniziate di Saponara e Falco.
Ed a proposito di Falco, lasciatemelo dire, proprio sul terreno calcato da uno dei più grandi giocatori al mondo, ieri il “Messi del SAalento” forse ha dimostrato di essere maturato il giusto per poter aspirare anche a vestire la maglia “azzurra” della nostra Nazionale.
Ernesto Luciani