LECCE ANCORA UNDICI BATTAGLIE E POI…
Restano ancora da giocare undici partite prima che questo torneo di Lega Pro emetta i primi giudizi, designi cioè le prime tre società, una per girone, che accederanno direttamente alla serie superiore. Per le altre, quelle che andranno a giocarsi i play off, inizierà un mini torneo dall’esito quanto mai incerto, per chiunque. A questo punto, quindi, bisogna mettere da parte fronzoli, merletti, fioretti (chiamiamo come volete il gusto del bello e del molto tecnico) perché si deve solo stringere i denti, badare al sodo, in poche parole non andare tanto per il sottile e puntare prima di tutto a fare il maggior numero possibile di punti. Ce ne saranno in palio 33 ed il Lecce, a questo punto, ha un piccolo margine potendo contare su un vantaggio di due punti sul Foggia. Non bisogna pensare, però, di aver eliminato dal lotto delle aspiranti alla promozione Matera e Juve Stabia. Sarebbe un errore gravissimo.
Certo a tutti piacerebbe seguire un Lecce spumeggiante, ma nel calcio, come nella vita, spesso il bello e l’utile non camminano di pari passo, quindi adattiamoci a ciò che la squadra ci dà e godiamoci questo primo posto che va difeso ad ogni costo. Bisogna convincerci che in campo non va solo la squadra giallorossa, ci sono anche gli avversari e spesso proprio quelli in partenza considerati poco possono riservare sgradite sorprese. Con la Vibonese, sulla carta, poteva sembrare una partita facile, ma così non è stato. L’importante era vincere per restare avanti e poter continuare a guardare in casa propria senza preoccuparsi di ciò che fanno le altre squadre. Questo è un compito che spetta a chi insegue, e per ora, almeno, il Lecce è lepre non cacciatore. A spuntarla, alla fine, sarà la squadra che avrà più continuità, che commetterà meno errori e anche, perché no, quella che avrà più fortuna.
Ernesto Luciani