LECCE, ASL di Lecce pubblica il bilancio 2023
Conti in ordine e aumento della produttività
Per la prima volta il bilancio di esercizio ottiene la “clean opinion” nella sua interezza qualificandosi come ‘bilancio certificato’ in cui tutte le procedure amministrative sono state svolte all’insegna della correttezza.
E’ stata pubblicata sull’Albo Pretorio della Asl Lecce la delibera n. 538 del 16 maggio 2024. Per la prima volta il bilancio di esercizio ottiene la “clean opinion” nella sua interezza qualificandosi come ‘bilancio certificato’ in cui tutte le procedure amministrative sono state svolte all’insegna della correttezza.
Il migliore dei gradi di giudizio è stato riconosciuto da EY, un’autorevole società internazionale, incaricata del servizio di revisione legale volontaria dei conti, secondo la quale “il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell’Azienda al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso a tale data”. Il giudizio precede di qualche giorno il parere favorevole senza osservazioni rilasciato il 14 maggio 2024 dal Collegio Sindacale alla Relazione al Bilancio chiuso al 31.12.2023.
I numeri
Nei numeri del bilancio e dei suoi allegati vi è tutta la complessità di un’Azienda che per dimensioni è la seconda della Regione Puglia, con un valore della produzione di 1.692.682.406 Euro, con 8.272 dipendenti in servizio a cui aggiungere 1.216 in convenzione, 6 Presidi Ospedalieri a gestione diretta, oltre le sei Case di Cura convenzionate e l’Azienda Ospedaliera Ente Ecclesiastico “Card. G. Panico” di Tricase (per complessivi 2233 posti letto) e un territorio diviso in 96 Comuni e 10 Distretti Socio Sanitari su cui insiste una popolazione di 771.230 abitanti.
Numeri quelli elencati che testimoniano la dimensione quali – quantitativa di un’organizzazione complessa e articolata: “La certificazione del bilancio era per noi un obiettivo estremamente sfidante e siamo orgogliosi di averlo ottenuto con un lavoro di squadra. Ringrazio tutti gli uffici e le strutture che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato, con particolare menzione dell’Area Gestione Risorse Finanziarie e del Controllo di gestione che hanno coordinato il percorso attuativo di certificabilità del bilancio e il Collegio sindacale per il prezioso e propositivo contributo fornito nell’ambito dell’attività di controllo. L’attestazione di correttezza dei processi amministrativo-contabili aziendali si inserisce nel solco della ridefinizione dei processi amministrativi che stiamo rendendo sempre più efficienti e aderenti ai principi di buon andamento della pubblica amministrazione” ha commentato il Direttore amministrativo Yanko Tedeschi.
Al conseguimento dell’obiettivo dell’equilibrio di bilancio si affianca, infatti, il significativo incremento della produzione su tutti i livelli di assistenza.
Nel corso dell’anno 2023, presso gli ospedali a gestione diretta, sono stati effettuati 49.015 ricoveri ordinari, con un incremento del 6,58% sull’anno 2022, e 4.028 ricoveri in day hospital con un incremento del 12,04% sull’anno precedente. Aumentato anche l’indice di complessità dei ricoveri e migliorato inoltre l’indice di inappropriatezza che si attesta a 0,17, migliorativo del valore registrato nel 2022 e molto al di sotto del valore soglia di 0,20.
Nell’anno 2023 sono state erogate complessivamente dalle strutture a gestione diretta 6.785.655 prestazioni specialistiche ad utenti ambulatoriali esterni, con un incremento della radiodiagnostica (+ 11,64%), della patologia clinica (+18,41%), delle prestazioni per branche a visita (+ 13%) e delle prestazioni in day service (+ 22,06%).
Sono stati infine trattati in assistenza domiciliare 19.928 casi di cui 18.534 ultra 65enni pari al 9,34% della popolazione anziana, superando abbondantemente il valore target del 7% previsto dagli indicatori del PNRR.
“Dietro a questi numeri – ha commentato il Direttore generale Stefano Rossi – ci sono risposte a domande di salute che quotidianamente siamo chiamati a garantire. Lo dimostrano l’incremento dei ricoveri e delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, la maggiore complessità degli interventi eseguiti e una maggiore appropriatezza delle cure. Di rilievo il dato che, parallelamente a una riduzione dei costi, non si registra una riduzione dei servizi, al contrario un aumento della produzione. Grazie a tutti gli operatori, che con diversi profili e in ambiti diversi, sono protagonisti di questo cambio di passo”.