LECCE: BISOGNA DARE FIDUCIA SENZA SE E SENZA MA
Pure io, ieri pomeriggio, pur essendomi dichiarato, vista la situazione, ampiamente soddisfatto del pareggio del Lecce, mi sono a lungo soffermato sulle notevoli lacune attuali della squadra (secondo me), perché credo che, soprattutto a inizio stagione, l’onestà intellettuale e l’analisi lucida, che devono restare disgiunte dall’amore che resterà comunque immutato, facciano bene (più della fiducia cieca ed a prescindere) e siano segno di positività e non di negatività.
Ho però letto e sentito tante cose che, per la loro pretesa di definitività, mi sembrano sinceramente esasperate.
Dopo una retrocessione è normale che, magari inconsciamente, ed al di là delle rituali dichiarazioni aria fritta, l’entusiasmo non possa essere quello dei tempi migliori, ci vuole tempo per smaltire e tornare al 100% sul pezzo. Ed il mercato aperto, con l’inevitabile provvisorietà che crea, di certo non aiuta (non a caso ieri i migliori sono stati i nuovi).
Peraltro è cambiato pure il mister e fatalmente ci sarà qualcosa di nuovo nel gioco e nei movimenti, e, se devo dire la verità, sotto tanti aspetti ne sono pure contento perché spero che il tempo porti un determinato atteggiamento tattico, equilibrato tra le due fasi, che Corini può dare e di cui qualcosa si è già intravisto (fermo restando che vincono e perdono i giocatori e le loro qualità).
Non so davvero dove arriverà il Lecce, al momento tutti gli scenari sono possibili, dipenderà dall’evoluzione di tantissime situazioni, ma francamente certi commenti mi sembrano davvero esagerati dopo una sola partita e con una squadra provvisoria perché in completamento in entrata ed in uscita.
IN ALTO I CUORI GIALLOROSSI
Oronzo Valletta