LECCE: IL COMUNE NON DOVRÀ PAGARE CIRCA 94/MILA EURO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE
l tesorerie del Comune di Lecce può tirare un sospiro di sollievo dopo che i giudici della Commissione Tributaria Regionale hanno sentenziato che “nessun pagamento dell’Iva sull’acquisto dei filobus è da versare all’Agenzia delle Entrate”. Si tratta di una sentenza di secondo grado che dà ragione alle argomentazioni portate dal Comune di Lecce.
Si svolge così un altro atto dell’intricata vicenda relativa al filobus, una storia che si trascina ormai da diversi anni con continui risvolti politici e giudiziari. La vicenda, infatti, nasce e fa riferimento all’avviso di accertamento relativo all’anno 2007 effettuato dall’Agenzia delle Entrate che contestava a Palazzo Carafa il mancato pagamento dell’imposta sul valore aggiunto a seguito dell’acquisto dei mezzi di trasporto a energia elettrica.
L’Agenzia in giudizio aveva chiesto ai giudici tributari di condannare l’amministrazione comunale di Lecce al pagamento dell’Iva con relative sanzioni per un importo pari a circa 94 mila euro.
La Commissione Tributaria Regionale, tuttavia, non è stata dello stesso avviso. Con la sentenza emessa, infatti, ha rigettato l’istanza della Agenzia delle Entrate avversa alla sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, la quale aveva dichiarato inapplicabili e non dovuti tali importi da parte del Comune.
Nel nuovo dispositivo, insomma, è stato accolto l’appello dell’Amministrazione leccese,annullando così integralmente l’avviso di accertamento per l’anno 2007.
Per Palazzo Carafa, quindi, evitata una spesa pari a 93 mila 838 euro.