IL LECCE COSTRETTO A RINCORRERE DEVE FERMARE LA CAPOLISTA
Dopo le quattro vittorie consecutive in molti si era radicata la speranza che il Lecce potesse fare un nsol boccone di tutte le avversarie ed invece i due pareggi interni, peraltro conquistati in recupero sull’avversario, hanno raggelato l’ambiente aiutandolo a comprendere che il campionato di serie B, sempre difficile, quest’anno lo è in modo particolare e ci sarà da lottare sino all’ultimo per conquistare uno dei due posti che evitano la roulette dei play off.
Un dato si evidenzia dopo gli ultimi 180m minuti di gioco. Se la squadra può contare su un attacco mitraglia (4 reti le reti segnate) deve pure registrare che il reparto difensivo vive ancora troppi momenti di grande affanno anche contro avversari, col massimo rispetto per tutti, di calibro minore rispetto alla scorsa stagione.
Il reparto arretrato anche contro il Frosinone ha mostrato le solite leggerezze in fase di copertura. E non traggano in inganno i due gol degli ospiti arrivati uno su rigore molto generoso e l’altro su un certo anche se millimetrico fuorigioco: in area leccese si concede troppo spazio agli avversari e del resto la controprova è data dal fatto che ora sono ben nove le gare consecutive in cui Gabriel deve raccogliere almeno un pallone dalla sua porta. In pratica dopo le prime due chiuse con zero gol al passivo il Lecce ha sempre incassato almeno una rete.
Subito dopo la netta sconfitta di Brescia, i giallorossi, hanno via via migliorato la propria condizione applicando con sempre migliori frutti il modulo voluto da Corini, che da parte sua abbandonando il suo 4-3-3 ha optato per un più aderente alle condizioni psico-fisiche dei suoi il già noto 4-3-1-2; negli ultimi due confronti, un po’ per la accertata migliore qualità degli avversari (rispetto ai precedenti) sia per famosi “episodi” di ogni partita, la squadra sembra segnare il passo.
Da domani contro la Salernitana si dovrà cambiare registro e trovando le giuste contromisure bloccare la capolista che, reduce da una brutta caduta in quel di Brescia, vuole subito riassaporare il gusto della vittoria.
Che formazione e quale piano tattico sceglierà il tecnico è compito solo suo, certo dovrà affrontare qualche problema per le condizioni non perfette di qualche uomo importante (Lucioni, Dermaku in particolare) ma dalla Campania si deve tornare con un risultato positivo e questa volta anche un pareggio sarà ben accolto da tutti.
Ernesto Luciani