IL LECCE DEI TUTTI IN CAMPO LAVORA PER AFFRONTARE ALLA PARI IL PARMA
Sono state giocate a questo punto della stagione undici delle trentotto partite previste dal calendario ed è opportuno per valutare il lavoro sin qui fatto con un primo flash back.
La prima cosa che risalta è il dato relativo agli uomini impiegati nei novecentonovanta e passa minuti di gioco da mister Baroni per affrontare gli avversari di turno.
A sua disposizione per la formazione da mandare in campo l’allenatore ha venticinque calciatori bene tutti sono stati utilizzati certo c’è chi lo è stato di più, chi di meno ma tutti hanno avuto la opportunità di farsi apprezzare anche in minuti di gioco ufficiali e non solo nel corso delle sedute di allenamento.
C’è chi come il capitano Lucioni è presente in tutte le dieci giornate passate con quasi interezza del minutaggio (ha giocato 975’ perché ha dovuto lasciare il campo prima della fine a Brescia per infortunio) poi lo seguono Coda con 11 partite e 962’ giocati e Hjulmand che con 10 gare disputate ha collezionato 900’ di gioco (ovvero mai sostituito); si è fermato a 9 gare presente Gabriel che ha patito un infortunio contro il Perugia ed è rimasto fermo una giornata e poi contro il Cosenza è andato solo in panchina. Via via tutti gli altri con Di Mariano e Strefezza che hanno totalizzato meno minuti di quelli previsti nelle partite giocate visto che sono risultati spesso sostituiti per il gran dispendio di energie fatto in conseguenza dei compiti loro affidati da Baroni.
Tutti con presenze nei tabellini delle undici gare anche se c’è chi non ha ancora avuto la soddisfazione di scendere in campo dal primo minuto. Questi sono Dermaku un subentro per quindici minuti al posto di Lucioni a Brescia; Paganini sei subentri; Rodriguez sei subentri; Listkpwski quattro subentri.
Tutto ciò a mio avviso sta a significare che la “rosa” messa a disposizione del tecnico annovera, evidente, giocatori dalle potenzialità molto vicine per cui Baroni può lavorare su un materiale umano di buon livello ed uniforme per cui non si avvertono grandi differenze se gioca uno o un altro calciatore.
Un valore molto importante anche in considerazione dei cinque cambi possibili nell’arco dei novanta minuti.
Domenica a Lecce arriva il Parma formazione costruita per vincere stile Juventus il campionato ma che sino a due gare addietro ha stentato un poco. Una buona occasione per il Lecce di misurarsi ancora con una grande e se sarà capace di allungare la striscia di gare positive guadagnare in autostima oltre che nella considerazione di tutti gli avversari.
Ernesto Luciani